18 Gennaio 2020
ZONE VULNERABILI DA NITRATI: CON LA DELIBERA REGIONALE, UN GRAVE COLPO PER LA ZOOTECNIA UMBRA

La delibera della Giunta regionale pubblicata il 27 dicembre scorso, che amplia notevolmente il territorio umbro come “Zona Vulnerabile da Nitrati”, rischia di infliggere un grave colpo soprattutto al comparto zootecnico umbro, con possibili pesanti ripercussioni e vincoli per il lavoro degli allevatori.
È l’allarme lanciato da Coldiretti Umbria a pochi giorni dal Tavolo Verde, dove l’Associazione agricola è stata l’unica a sollevare il problema all’Assessore regionale all’Agricoltura Roberto Morroni, che ha immediatamente assicurato la propria disponibilità per un apposito confronto sul tema già dai prossimi giorni, attraverso la convocazione di un tavolo tecnico specifico.
Occorre prendere coscienza - afferma Coldiretti - che la zootecnia non costituisce una minaccia ma una risorsa ambientale ed economica importante per il territorio, con il comparto che rappresenta più di un terzo della Produzione Lorda Vendibile agricola regionale e uno dei perni del vero cibo made in Umbria.
Per questo, pur considerando l’importanza della tutela ambientale - aggiunge Coldiretti - l’auspicio è quello di poter andare incontro quanto prima e nei tavoli opportuni, alle esigenze delle aziende zootecniche e agricole umbre che già negli anni si sono adoperate per aumentare e migliorare i propri standard produttivi, preservando un’importante biodiversità e puntando su una sempre maggiore qualità delle produzioni basate sul rispetto del territorio, dell’ambiente e sul benessere animale. Quando una stalla chiude - spiega Coldiretti - si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di prodotti tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado.
Una problematica questa delle Zone Vulnerabili da Nitrati comunque che - conclude Coldiretti - anche se colpisce soprattutto gli allevatori, coinvolgerà tutto il mondo agricolo, già impegnato e virtuoso sul fronte della sostenibilità ed ora interessato da ulteriori restrizioni normative.