27 Ottobre 2010
VERTENZA ZOOTECNIA: STAMATTINA, SIT-IN COLDIRETTI IN PIAZZA ITALIA

Un centinaio di allevatori della Coldiretti Umbria, con tanto di cappelli e bandiere gialle, hanno manifestato per richiedere attenzione e impegno per la zootecnia umbra, attraverso un Sit-in promosso dall’organizzazione agricola stamattina in Piazza Italia a Perugia, in concomitanza con l’audizione della II Commissione Consiliare della Regione Umbria, richiesta proprio da Coldiretti.
L’incontro, cui hanno partecipato il presidente regionale Coldiretti Agabiti, quelli provinciali Panichi e Manni e il direttore regionale Corsetti, ha fornito l’occasione per illustrare la piattaforma mobilitativa per il rilancio e lo sviluppo del settore zootecnico, predisposta dalla Coldiretti nell’ambito della vertenza regionale per il comparto.
Occorre restituire una nuova centralità al settore che rappresenta il comparto traino per l’agricoltura umbra, fondamentale anche per la tutela ambientale e per il mantenimento delle zone marginali, ha sottolineato il presidente di Coldiretti Umbria Albano Agabiti, in occasione dell’audizione. Tra i punti salienti della piattaforma mobilitativa - ha spiegato Agabiti - quello riguardante il mercato, fortemente e negativamente influenzato dalla notevole quantità di prodotti provenienti dall’estero e su cui urge intervenire per sviluppare la presenza di quelli umbri, combattere il “furto d’identità”, privilegiare la filiera corta, promuovendo accordi con la G.D.O., con la ristorazione collettiva e privata. Altro punto fondamentale della piattaforma - ha aggiunto Agabiti - quello inerente alle misure del Piano di Sviluppo Rurale dell’Umbria rivolte al settore, da modificare ed incrementare secondo le esigenze delle imprese zootecniche.
Con la nostra mobilitazione - ha ribadito Agabiti - vogliamo favorire anche un deciso “cambio culturale” che restituisca coscienza, tra l’altro, dell’importanza della zootecnia per l’economia locale, invertendo quella visione preconcetta che negli ultimi anni ha portato quasi a considerarla come problema insormontabile.
La necessaria e dovuta attenzione per la tutela ambientale - ha dichiarato il direttore Coldiretti Umbria Angelo Corsetti - non può essere vista in alcun modo in contrasto con lo sviluppo del settore. L’impatto degli allevamenti intensivi infatti, può essere corretto da norme appropriate e coerenti con lo sviluppo della zootecnia, che agevolano ad esempio l’utilizzo dei reflui a scopo agro-energetico e come essenziale complemento della fertilizzazione dei terreni.
Da parte della II Commissione Consiliare presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, si è registrata un’attenzione bipartisan verso le istanze e il documento presentato da Coldiretti e piena condivisione sulla necessità di potenziare e tutelare il vero made in Umbria agroalimentare.