È di vitale importanza per il futuro dell’Europa che le scelte in materia di bilancio comune salvaguardino l’eccezionalismo agricolo, tenendo separati i fondi della Politica agricola comune al di fuori di ogni ambiguità, poiché solo in questo modo sarà possibile difendere la sovranità alimentare del continente in un momento di grandi tensioni e incertezze a livello globale. È quanto sottolinea Coldiretti Umbria in merito alla presentazione de “Il Percorso verso il prossimo quadro finanziario pluriennale” da parte della Commissione Europea. Un documento che punta a definire le politiche di bilancio per i prossimi anni.
Se l’obiettivo dichiarato di semplificare le procedure di accesso ai fondi per gli agricoltori va nella direzione delle proposte avanzate da Coldiretti con le manifestazioni dello scorso anno a Bruxelles per ridurre la burocrazia - spiega Albano Agabiti Presidente Coldiretti Umbria - quello di evitare la dispersione tra i troppi programmi potrebbe essere condivisibile a patto di salvaguardare l’autonomia del bilancio della Pac. Ogni ipotesi di far confluire tutte le risorse in un unico contenitore, abbinata alla nazionalizzazione delle scelte, assesterebbe un colpo mortale al futuro dell’agricoltura europea. La via giusta sarebbe, invece - prosegue Agabiti - quella di trovare sinergie adeguate tra i fondi della Politica agricola e quelli strutturali per colmare il gravissimo deficit infrastrutturale e idrico che pesa sulla produzione di cibo. Se davvero si vogliono evitare dispersioni di risorse, occorre che i finanziamenti europei vadano solo ai veri agricoltori, quelli che ogni giorno lavorano il territorio e tutelano l’ambiente. Ed evitare scelte schizofreniche che rischiano di penalizzare settori importanti come quello vitivinicolo, minacciato dall’idea di imporre etichette allarmistiche.
Intanto - ricorda Mario Rossi Direttore Coldiretti Umbria - proprio nei giorni scorsi abbiamo organizzato l’incontro “La Pac che vorrei” con i nostri giovani imprenditori, nell’ottica di ripartire dai territori per conoscere i punti di vista, le priorità e le nuove proposte dei giovani agricoltori su questo tema. Specie in questa fase storica il confronto stretto e diretto con i giovani è quantomai necessario visto che sono i più attenti ed aperti al cambiamento. Tra gli obiettivi del nostro lavoro - precisa Rossi - quello di snellire ancora di più di tutte le regole della Pac difendendo le risorse destinate all’agricoltura, rispettando la loro natura di sostegno al reddito e la loro destinazione ai veri agricoltori. Ma oggi, resta quanto mai basilare, indipendentemente dalle fonti di finanziamento a disposizione, anche avere una propria idea progettuale, forte, convinta, ben strutturata, che possa portare ad una reale riuscita. E non da ultimo - conclude Rossi - proprio un forte interscambio di esperienze, il fare rete tra aziende, condividere progettualità e percorsi imprenditoriali, come in parte sta già accadendo fra diverse imprese del territorio, potrà risultare decisivo per la competitività e lo sviluppo del settore.