23 Aprile 2013
TABACCO: CON IL KM ZERO SALVATI 50MILA POSTI DI LAVORO

L’Italia è il primo esportatore di tabacco in Europa, con un forte e riconosciuto impatto occupazionale di circa 50 mila addetti concentrati nelle regioni di Toscana, Veneto, Umbria e la Campania dove nonostante la crisi il lavoro è stato messo in salvo dall’innovativa formula del chilometro zero introdotta per la prima volta nel settore. È quanto è emerso a Napoli all’incontro con mille agricoltori provenienti dalle principali regioni “tabacchicole” italiane per celebrare l’anniversario della collaborazione raggiunta fra Coldiretti e Philip Morris Italia che ha rilanciato la competitività e sostenibilità del tabacco italiano mentre a Roma scendevano in piazza per protesta i tabaccai.
Un risultato importante soprattutto per quelle aree dove da una parte la disoccupazione e dall’altra il mercato illecito del tabacco, raggiungono dimensioni particolarmente rilevanti, economicamente patologiche, che possono essere arginate e combattute soltanto con la presenza fattiva di aziende agricole qualificate e trasparenti, come quelle che aderiscono alla collaborazione  Coldiretti-Philip Morris Italia.
Una collaborazione che ha rinnovato il modello operativo per gli acquisti di tabacco italiano e accorciato la filiera, difendendo la redditività e salvaguardando l’occupazione. Grazie all’accordo, raggiunto nell’ottica del Verbale d’Intesa siglato da Philip Morris Italia e dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, è stato possibile infatti riqualificare a tutti i livelli la collaborazione con i tabacchicoltori e con gli altri attori della filiera produttiva.
L'idea originaria era stata appunto questa, rendere il settore più sostenibile, attuando per la prima volta la formula “Km 0” nel tabacco e riportando il margine dove il valore aggiunto viene generato, ossia nei campi”, ha dichiarato, illustrando lo spirito dell’incontro di Napoli, Eugenio Sidoli, Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia.
L’apprezzamento per la collaborazione è condiviso dal comparto agricolo: “L’accordo con Philip Morris Italia ha permesso di rendere la tabacchicoltura più sostenibile e più competitiva ma soprattutto ha offerto una prospettiva al settore in una ottica di miglioramento dell’efficienza di filiera in cui la Coldiretti è fortemente impegnata” ha affermato Sergio Marini, Presidente nazionale di Coldiretti.
All’incontro di Napoli erano presenti anche i vertici della Coldiretti Umbria e di OPIT, l’Organizzazione Produttori Italiani Tabacco promossa dalla Coldiretti regionale, nata proprio seguendo l’esigenza manifestata da tanti produttori agricoli, di razionalizzare le filiere, attuare al meglio il concetto di filiera corta, aumentare il potere contrattuale dei produttori, rendendoli sempre più diretti protagonisti del comparto agricolo.