20 Febbraio 2024
SEMPLIFICAZIONE, ZOOTECNIA, CINGHIALI E CREDITO: DOPO ANNI DI PROPOSTE, SERVONO SUBITO RISPOSTE! A Terni l’incontro territoriale “Orgoglio Coldiretti”. Illustrate le misure già richieste a livello locale, ma anche nazionale ed europeo

Ieri a Terni l’incontro territoriale “Orgoglio Coldiretti” con oltre 400 agricoltori associati per confrontarsi sui problemi che interessano le singole filiere, sui risultati già raggiunti e sulle prossime “battaglie da combattere”. La Coldiretti ha predisposto un Piano di misure, a livello nazionale ed europeo che è stato illustrato nel corso dell’appuntamento. Proprio il prossimo 26 febbraio, Coldiretti tornerà a manifestare a Bruxelles, per chiedere, tra l’altro, una semplificazione immediata della Politica agricola comune e l’incremento delle risorse anche in prospettiva futura. Ma in questo momento - ha sottolineato Albano Agabiti, Presidente Coldiretti Umbria - è quanto mai opportuno far ricadere concretamente sul territorio umbro, pure l’impegno che Coldiretti ha richiesto e ribadito con forza alla Giunta regionale da diverso tempo ed emerso anche dall’ascolto di centinaia di soci nei due grandi incontri territoriali di Perugia e Terni. Si va dall’approvazione del progetto di semplificazione amministrativa, ad un piano di intervento per il settore zootecnico e sulla filiera della chianina, così come occorre dar vita a quella sui cinghiali che rimane strategica per frenare l’invasione degli ungulati. Necessario anche il Piano straordinario di depopolamento per l’eradicazione della PSA. Ma non possono essere rimandati neppure gli interventi sugli strumenti finanziari per le imprese, per tassi di interesse agevolati e liquidità. In questa fase di fine legislatura serve - ha ribadito Agabiti - al di là di tanti proclami che rimarranno probabilmente solo “parole”, essere più pragmatici che mai, andando a risolvere anche alcuni nodi che a livello normativo bloccano lo sviluppo delle imprese umbre. Nonché ottenere la dichiarazione di stato di calamità per gli eventi climatici dei mesi scorsi, con la moratoria sui tassi di interesse. Con i nostri incontri - ha spiegato Dominga Cotarella, Presidente Coldiretti Terni - si punta a valutare le priorità dei diversi territori e le ulteriori azioni da mettere in campo, ascoltando direttamente le esigenze dei nostri soci e investendo anche sulla formazione “relazionale” dei nostri giovani. L’aumento dei tassi di interesse, i costi di produzione in crescita, l’inflazione e le conseguenze di alcune scelte sbagliate dell’Unione Europea, stanno accentuando le difficoltà delle aziende. Se a livello comunitario diventa fondamentale il principio di reciprocità e lo stop alle importazioni che non rispettano gli standard europei, a livello nazionale sono necessari alcuni interventi che rispondano innanzitutto alla difesa del reddito delle aziende agricole. Chiediamo - ha aggiunto Cotarella - una giusta remunerazione per gli agricoltori e regole semplici, a cominciare dallo sviluppo rurale. Continuiamo a batterci per alcune esigenze, come quella di garantire la disponibilità di terreni fertili fermando il fotovoltaico a terra, o lo stop all’invasione dei cinghiali per tutelare il diritto delle imprese di continuare a produrre, così come per il miglioramento della Pac e la difesa del made in Italy agroalimentare. Tra i diversi temi locali al centro dell’incontro di Terni, focus tecnici sulle filiere messe in campo e da creare, dell’olio, del tartufo e quella zootecnica, ma anche su CSR e PAC, credito, fiscalità. Oggi più che mai - ha affermato Mario Rossi, Direttore Coldiretti Umbria - serve consentire ai nostri imprenditori, di produrre senza lacci burocratici che penalizzano le attività quotidiane e risolvere quelle criticità che da troppo tempo sono all’attenzione del governo locale. Per questo siamo tornati a rivolgerci con forza all’Amministrazione regionale, ribadendo quali sono le priorità più stringenti che responsabilmente vanno fatte “scendere a terra” da qui a poco tempo. Abbiamo un progetto, portiamo avanti un confronto forte, chiaro e leale, nei luoghi in cui si prendono le decisioni e ci si confronta con la rappresentanza, sempre a tutela dei redditi dei nostri imprenditori. Contenimento dei costi e difesa dei prezzi all’origine, accordi con la GDO e della ristorazione, attenzione alle zone di montagna e al comparto cerealicolo, equo indennizzo dei danni dei selvatici: sono solo altre delle esigenze manifestate nei nostri “documenti” di questi anni. Nei nostri incontri territoriali, ascolto, confronto e concretezza, per poter continuare ad agire.