2 Febbraio 2011
Legge sui Gasp, critiche Coldiretti e Confcommercio

L’approvazione, da parte del Consiglio regionale, della legge che prevede “Norme per il sostegno dei gruppi di acquisto solidale e popolare (Gasp) e per la promozione dei prodotti agroalimentari a chilometri zero, da filiera corta e di qualità” non soddisfa a pieno Confcommercio e Coldiretti dell’Umbria. Le organizzazioni, infatti, avevano presentato e sostenuto congiuntamente l’emendamento finalizzato alla riduzione di un punto percentuale dell’Irap per le imprese esercenti attività di ristorazione, anche abbinata ad attività ricettiva, aventi sede legale ed operanti nel territorio regionale che si fossero approvvigionate, per almeno il 35 per cento del costo totale delle materie prime, di prodotti agricoli da filiera corta, a chilometro zero e di qualità.
Questo beneficio - recita ora la legge approvata ieri - sarà riconosciuto solo attraverso una legge successiva, con la quale la Regione “può” riconoscere la riduzione dell’aliquota Irap tra lo zero e lo 0,92.
“Il testo licenziato ieri dal Consiglio regionale - commenta Luciano Ioni, presidente Confcommercio regionale dell’Umbria - è sensibilmente più debole rispetto a quello che ci saremmo aspettati. La collaborazione con il consigliere Oliviero Dottorini, primo firmatario della legge, che aveva dimostrato sensibilità nei confronti delle nostre richieste, ci aveva fatto sperare fino all’ultimo che questa norma potesse riconoscere anche il ruolo delle imprese della ristorazione, che esercitano una funzione attiva per la valorizzazione delle produzioni locali, di qualità. Così come è stata approvata - rimandando la “possibilità” della riduzione Irap ad una ulteriore successiva legge - la norma perde tutta la sua efficacia”.
“Pur cogliendo in maniera positiva l’introduzione del principio del Km zero e della filiera corta, ciò che ora chiediamo - sottolinea Albano Agabiti, presidente Coldiretti Umbria - è che la Regione colga la portata innovativa dell’emendamento che avevamo presentato e che si attivi al più presto - dando concretezza all’impegno che si è assunta, in tempi rapidi e con una riduzione dell’Irap in misura significativa - perché sia consentito di creare un legame virtuoso fra ristorazione e prodotti agricoli locali, sempre più rilevante in un’ottica di consumo consapevole e valorizzazione del territorio umbro”.
“Questo - concludono i presidenti di Confcommercio e Coldiretti - per valorizzare la forte azione sinergica che stanno svolgendo le due Associazioni di Categoria, volta a dare un nuovo contributo, affinché il valore aggiunto prodotto dalle imprese umbre rimanga sul territorio”.