6 Aprile 2013
“La Filiera Agricola tutta Italiana: un progetto concreto”

La Filiera Agricola tutta Italiana di Coldiretti, è un progetto basato sulla concretezza, che sta riscuotendo un crescente successo grazie alle iniziative di vendita diretta e filiera corta di Campagna Amica, che all’impegno verso filiere più strutturate, come quella zootecnica, cerealicola, tabacchicola, del latte e del girasole. È quanto affermato, tra l’altro, da Albano Agabiti presidente regionale Coldiretti, nel corso del Convegno promosso dalla Coldiretti Umbria in occasione di Agriumbria 2013, affollato da quasi 500 imprenditori agricoli, oltre che da numerosi rappresentanti del mondo economico e bancario locale. Il progetto - ha spiegato Agabiti - mira alla competitività e ad un nuovo protagonismo delle imprese agricole e si fonda sulla valorizzazione della distintività, esclusività e unicità del nostro territorio e del nostro cibo. Occorre moltiplicare gli sforzi per riaffermare la centralità del settore agroalimentare, quale una delle poche leve competitive di cui il Paese dispone per ricominciare a crescere. In questo difficile momento economico - ha ribadito Agabiti - il settore agricolo è uno dei veri motori dell’economia reale, grazie anche alla multifunzionalità delle imprese agricole, produttrici di cibo ma anche di servizi per la collettività. Il nostro obiettivo - ha sostenuto il presidente di Coldiretti Umbria - dopo gli ultimi anni “dominati” dalla finanziarizzazione, è quello di proporre al Paese e agli imprenditori agricoli un concreto progetto economico, che assume anche una grande valenza sociale e ambientale. Una Filiera Agricola tutta Italiana - ha concluso il presidente Agabiti - legata a valori e punti di forza esclusivi del nostro Paese e dei nostri territori. Una filiera gestita dagli agricoltori, in grado di potenziare anche il vero Made in Umbria, da promuovere e tutelare nel mondo.
Al Convegno hanno partecipato Pietro Pagliuca, Amministratore Delegato F.A.Z.I. (Filiera Agricola Zootecnica Italiana), Alberto Bertinelli, Presidente del Consorzio Agrario di Perugia, Marcella Calabresi Presidente di OPIT (Organizzazione Produttori Italiani Tabacco), Michele Falce, Responsabile Filiera Agricola Novamont e Carlo Catanossi, Presidente Gruppo Grifo Agroalimentare; le conclusioni sono state affidate all’Assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini.
Intanto migliaia di consumatori - afferma Coldiretti - hanno già visitato all’interno della fiera di Bastia, il Mercato di Campagna Amica Coldiretti: 14 le aziende agricole umbre, che di fronte al Padiglione 7, negli ormai caratteristici “gazebo gialli” della Coldiretti, stanno proponendo il meglio del Made in Umbria agroalimentare. Formaggi, carni, uova biologiche, salumi, legumi, marmellate, miele, prodotti da forno, piante e fiori: queste alcune delle produzioni agricole presenti negli stand del Mercato.
Mercati degli agricoltori che - conclude Coldiretti - oltre a creare nuove economie e nuova occupazione, rappresentano anche un formidabile strumento di coesione e animazione sociale, perché ricreano un legame profondo tra consumatore e produttore, tra il luogo di consumo e il luogo di produzione, tra città e campagna. Non da ultimo sono in grado di testimoniare anche alle generazioni più giovani, metodi di produzione, tradizioni e cultura di un territorio.