31 Agosto 2011
IRRIGAZIONE, MONTEDOGLIO: ANCORA PROBLEMI IN ALTA UMBRIA.

Con una lettera indirizzata al Direttore dell’Ente Irriguo Umbro Toscano Diego Zurli e al Presidente della Comunità Montana Alta Umbria Mauro Severini, il Presidente della Coldiretti Perugia Luca Panichi ha richiesto chiarimenti, in merito alle allarmanti notizie che riguardano le attività di irrigazione in alta Umbria, fortemente compromesse in questo periodo da alcuni malfunzionamenti degli impianti.
Come si legge nella lettera invita da Coldiretti Perugia, i produttori tabacchicoli dell’alta Umbria segnalano l’impossibilità di avere a disposizione i quantitativi di acqua necessari, visto anche l’andamento meteorologico di questo ultimo periodo estivo, per consentire alla coltura del tabacco di raggiungere la completa maturazione, prima di procedere alle operazioni di raccolta.
Da quanto appresso - spiega Coldiretti - ciò sarebbe la diretta conseguenza dell’avvenuta rottura di tutte e tre le pompe di sollevamento in funzione presso la diga di Montedoglio: una notizia che se fosse confermata, comporterebbe gravi ripercussioni sulle imprese, che, peraltro, hanno sottoscritto un contratto di somministrazione che impone la corresponsione di una quota fissa ad ettaro a prescindere dall’acqua effettivamente utilizzata.
Inoltre - aggiunge Coldiretti nella lettera - anche il rimedio della “turneazione” introdotto allo scopo di prevenire eventuali danni irreparabili, oltre a rivelarsi insufficiente se risultasse avvalorata la rottura delle predette pompe, non appare comunque idoneo, al momento, ad assicurare l’acqua in tutti i settori, con una frequenza accettabile rispetto alle esigenze imprenditoriali: così, secondo le informazioni ricevute, l’irrigazione a Santa Lucia, San Maiano e Zona Capanne Selci Lama  - Pistrino è ferma da tre giorni, mentre a Morra da giovedì scorso.
È del tutto comprensibile quindi - conclude Coldiretti - il malcontento degli imprenditori agricoli, soprattutto dopo le rassicurazioni ricevute in seguito all’incidente alla diga di Montedoglio, circa la disponibilità dell’acqua per la presente stagione e dopo le problematiche tecniche della metà di luglio, e che ora si trovano ad affrontare una nuova emergenza, che potrebbe portare anche a forme di tutela risarcitoria.