20 Febbraio 2018
ELEZIONI: COLDIRETTI UMBRIA INCONTRA LE FORZE POLITICHE E PRESENTA IL PROPRIO MANIFESTO

Etichettatura d’origine su tutti i prodotti alimentari; istituzione del Ministero del Cibo; semplificazione per le imprese agricole; via il segreto sulle importazioni; nuova legge sui reati agroalimentari. Sono le cinque proposte del Manifesto politico di Coldiretti in vista delle elezioni del 4 marzo, che saranno presentate dalla Coldiretti Umbria ai rappresentanti degli schieramenti politici, nel corso di appositi incontri al via questa settimana. Si tratta - spiega Coldiretti - di 5 interventi a costo zero da esaurire nei primi 100 giorni di Governo, che puntano a salvaguardare le imprese agricole italiane eliminando le storture della filiera e rendendo più trasparenti i mercati e le pratiche commerciali e produttive. L’obiettivo dei vari appuntamenti - sottolinea Coldiretti Umbria - sarà anche quello di ascoltare per poi valutare i vari programmi, ma non mancheranno nel corso degli incontri, riferimenti alla situazione e alle questioni più rilevanti e attuali per il comparto agricolo umbro, a cominciare dai ritardi dei pagamenti comunitari agli agricoltori, al problema dei danni della fauna selvatica alle imprese, fino alle conseguenze legate al recente sisma che ha colpito il Centro Italia. Tornando al Manifesto politico, sull’etichetta d’origine Coldiretti chiede al prossimo Governo di estendere l’obbligo a tutti i prodotti in commercio, difendendo nello stesso tempo i decreti nazionali su latte e formaggi, grano e pasta, riso, derivati del pomodoro, anche a costo di agire in regime di infrazione se il regolamento relativo all’indicazione di origine dell’ingrediente cui sta lavorando la Commissione europea dovesse tendere a sovvertire gli orientamenti e le norme approvati dal nostro paese. Tra le battaglie da portare avanti - afferma Coldiretti - quella della semplificazione rispetto a un carico per le imprese agricole derivante da processi burocratici distorti che rappresenta uno dei principali elementi di malessere e di ostacolo competitivo. Ciò sarà possibile solo valorizzando, secondo i principi di sussidiarietà, il ruolo di semplificazione dei Centri di Assistenza Agricola, in rapporto diretto con le imprese. Anche in Umbria - riferisce Coldiretti - è arrivato davvero il momento che la Regione dimostri disponibilità e lungimiranza sul ruolo proattivo dei CAA nel processo di razionalizzazione amministrativa nel settore agricolo, con un non più procrastinabile cambio di marcia che porti ad una efficace attuazione della normativa regionale in materia.