12 Maggio 2020
CORONAVIRUS, COLDIRETTI UMBRIA: APPELLO AI SINDACI PER TARI, BUONI SPESA E SOSTEGNO AL MADE IN ITALY!

Occorre supportare le imprese agricole in difficoltà con misure finanziarie, ma anche con iniziative a costo zero che fanno bene alla collettività!

Coldiretti Umbria torna a lanciare un appello ai Sindaci umbri, affinché possano mettere in campo una serie di interventi in grado di sostenere la capacità economica e produttiva delle imprese agricole umbre, attraverso misure finanziarie ma anche con iniziative a costo zero. Una nuova azione di Coldiretti che rafforza ulteriormente il suo impegno rivolto fin dall’inizio dell’emergenza, all’attivazione da parte degli amministratori di azioni di supporto verso imprese e cittadini, incentivando al contempo la qualità dell’agroalimentare umbro. Nella lettera inviata ai primi cittadini dal presidente e direttore Coldiretti Umbria Albano Agabiti e Mario Rossi, si chiede innanzitutto, anche alla luce della recente nota dell’IFEL (l’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale) di deliberare relativamente alla Tari 2020, misure adeguate in favore delle aziende agricole e in particolare di quelle agrituristiche che hanno subito, in seguito all’emergenza, un azzeramento della domanda e delle presenze, a fronte di una evidente diminuzione della relativa produzione di rifiuti. L’IFEL ha infatti confermato - affermano Agabiti e Rossi - la facoltà dei Comuni di intervenire per la riduzione della Tari per le imprese che hanno sospeso o ridotto la propria attività in seguito alla pandemia, con la possibilità di prorogarne anche i pagamenti. Questo sarebbe quanto mai opportuno - spiegano il presidente e il direttore della Coldiretti Umbria - anche a fronte del prolungarsi dell’incertezza in ordine alla ripresa delle attività e soprattutto del turismo, che non consente un’adeguata riprogrammazione degli impegni, compromettendo anche la possibilità di adempiere agli obblighi di natura tributaria. Abbiamo inoltre richiesto - aggiungono - rispetto agli interventi di solidarietà alimentare con i contributi assegnati ai Comuni, di indicare espressamente nei bandi comunali la possibilità per i fruitori dei voucher sociali, di effettuare la spesa presso le imprese agricole presenti sul territorio comunale. Questo potrebbe portare ad un duplice effetto positivo: quello di supportare l’economia e il lavoro delle aziende umbre, ma anche di garantire per i cittadini-consumatori prodotti di qualità a filiera corta. Sempre in un’ottica di sostegno e valorizzazione del Made in Italy agroalimentare - proseguono Agabiti e Rossi - abbiamo proposto ai Sindaci di aderire alla campagna di Coldiretti #MangiaItaliano invitando i concittadini a consumare prodotti italiani, ed in particolare quelli territoriali, che assicurano qualità e salubrità e danno sostegno all’economia. Tra l’altro in questo momento complicato per tante famiglie, molte imprese, come quelle aderenti alla rete Campagna Amica di Coldiretti - concludono Agabiti e Rossi - garantiscono la consegna a domicilio dei prodotti agricoli e alimentari e hanno avviato, sin dall’inizio dell’emergenza, azioni di sostegno alle persone in difficoltà con l’iniziativa “La Spesa Sospesa”, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. Iniziative di solidarietà particolarmente sentite da parte degli agricoltori che, tra mille difficoltà, continuano ad assicurare la produzione di cibo e il presidio del territorio, supportando anche l’economia.