1 Giugno 2011
CONFERMA PER GIULIO SCATOLINI, ALLA PRESIDENZA DELL’ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI OLIVICOLI DI PERUGIA

L’Assemblea e il Consiglio dell’Organizzazione dei Produttori Olivicoli (APROL) di Perugia, hanno confermato alla carica di presidente sino al 2014 Giulio Scatolini, già membro del Consiglio di amministrazione e Capo Panel di Unaprol, l’Unione nazionale degli olivicoltori italiani.
L’impegno programmatico, in sintonia con le strategie della Coldiretti - ha affermato Scatolini - verterà sul prosieguo della “battaglia” per la qualità e la tipicità delle produzioni made in Umbria e verso una sempre maggiore informazione del consumatore, mediante la trasparenza dei processi produttivi. Il tutto - ha aggiunto - tutelando le legittime aspirazioni in termini reddituali delle imprese olivicole, proiettate verso un mercato sempre più attento alle eccellenze nostrane. In modo particolare - ha ribadito Scatolini - gli sforzi saranno indirizzati per investimenti significativi a medio termine, privilegiando, per l’olivicoltura regionale, progetti non segmentati, ma di filiera. L’obiettivo è quello di continuare a dare un’anima, un’identità e una giusta dignità a questo prodotto eccezionale e inimitabile che è l’olio umbro.
All’Assemblea erano presenti anche il presidente della Coldiretti Umbria Albano Agabiti e il direttore regionale Alberto Bertinelli, che hanno ribadito la strategicità del comparto olivicolo, che riveste un ruolo di primo piano nel progetto Coldiretti per “una filiera agricola tutta italiana”. È necessario - hanno sottolineato - potenziare gli interventi per la valorizzazione dei prodotti di qualità legati al territorio di produzione, caratteristica di fondamentale importanza specialmente per l’olio di oliva, una delle eccellenze regionali, che contribuiscono in maniera determinante a dare valore aggiunto al territorio.
In Umbria, secondo elaborazioni Coldiretti, si trovano quasi 7,5 milioni di piante di olivo che coprono oltre 27.000 ettari e permettono di produrre mediamente circa 90.000 quintali di olio l’anno. Gli olivi sono per la maggior parte di varietà Moraiolo, che è la cultivar che simbolicamente e concretamente rappresenta l’olio umbro, di varietà comuni come Frantoio e Leccino e di cultivar autoctone, nell’areale del Trasimeno varietà Dolce Agogia, nell’areale di Giano dell’Umbria varietà San Felice e Nostrale di Rigali nell’areale di Gualdo Tadino.
La D.O.P. dell’olio extravergine di oliva Umbria, istituita nel 1997, è l’unica denominazione italiana estesa all’intero territorio regionale, che è stato suddiviso in cinque sottozone (Colli Assisi-Spoleto, Colli Martani, Colli del Trasimeno, Colli Amerini e Colli Orvietani). Altro snodo essenziale della qualità dell’olio umbro, è il numero dei frantoi: circa 250, che, con una presenza così capillare sul territorio, permettono la frangitura immediata delle olive, senza che queste si deteriorino per una presenza troppo lunga in magazzino prima della lavorazione.