8 Novembre 2021
COLDIRETTI UMBRIA, ZONE VULNERABILI AI NITRATI: TUTELARE IL LAVORO DELLE IMPRESE AGRICOLE, RISORSA, NON PROBLEMA PER IL TERRITORIO

La delibera della Giunta regionale del 13 ottobre scorso, ridisegnando i confini dei territori soggetti a “Zona Vulnerabile ai Nitrati” di origine agricola, seppur ridimensionando parzialmente la precedente che in maniera “poco scientifica” e senza un “supporto tecnico adeguato” andava in una direzione non condivisibile per la definizione delle aree, non può ancora dirsi soddisfacente per l’analisi e la valutazione dei dati utilizzati. È quanto afferma Coldiretti Umbria che è tornata a chiedere all’Amministrazione regionale parametri di riferimento chiari e certi che tengano conto della posizione di contrarietà sempre assunta dall’Organizzazione agricola. Dall’inizio del processo di revisione delle zone infatti, Coldiretti Umbria si era opposta alla nuova riperimetrazione, oltremodo penalizzante per le imprese, ma a tutt’oggi la questione, seppur migliorata, non può considerarsi risolta causa la scelta e valutazione dei dati impiegati. Una problematica quindi, questa delle Zone Vulnerabili ai Nitrati, su cui Coldiretti Umbria continuerà a restare in prima linea, per garantire e tutelare in tutte le sedi opportune il lavoro delle imprese agricole, vista l’importanza della materia e il conseguente impatto sul territorio. Occorre prendere coscienza tra l’altro - afferma Coldiretti - che la zootecnia e il settore primario, non costituiscono una minaccia ma una risorsa ambientale ed economica importante per il territorio, con il comparto zootecnico che rappresenta da solo più di un terzo della Produzione Lorda Vendibile agricola regionale e uno dei perni del vero cibo made in Umbria. Per questo, pur considerando l’importanza della tutela ambientale - aggiunge Coldiretti - l’auspicio è quello di poter andare incontro alle esigenze delle aziende zootecniche e agricole umbre che già negli anni si sono adoperate per aumentare e migliorare i propri standard produttivi, preservando la biodiversità e puntando su una sempre maggiore qualità delle produzioni basate sul rispetto del territorio, dell’ambiente e sul benessere animale.