18 Aprile 2011
COLDIRETTI UMBRIA, TABACCO: BENE INTESA PHILIP MORRIS

L’importante e positiva intesa raggiunta con la Philip Morris per l’acquisto di tabacco italiano deve essere accompagnata da una analoga assunzione di responsabilità delle altre industrie manifatturiere per salvare i 60mila posti di lavoro della filiera tabacchicola. È quanto afferma Coldiretti Umbria nel commentare positivamente la ratifica da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) e di Philip Morris Italia S.r.l. del “Verbale d’Intesa Programmatica” relativo agli acquisti di tabacco italiano per il prossimo triennio commerciale. L’annuncio dell’accordo si pone in linea di continuità con l’intesa raggiunta lo scorso anno tra Philip Morris Italia e Coldiretti per l’acquisto quadriennale di tabacco italiano, l’accorciamento della filiera, il miglioramento qualitativo del tabacco nazionale, la sostenibilità e la maggiore competitività del settore, fornendo al tempo stesso valore aggiunto ai coltivatori. Philip Morris Italia si impegna ad acquistare per i prossimi tre anni un significativo volume di tabacco italiano direttamente da associazioni o unioni di coltivatori e trasformatori, in linea con gli standard qualitativi dell’azienda e con un incremento di oltre il 25 per cento rispetto al raccolto 2010.  L’Italia è il primo produttore europeo di tabacco, con una produzione che nel 2010 è stata di oltre 90.000 tonnellate. In Italia - sottolinea la Coldiretti - ci sono oltre 29mila ettari coltivati a tabacco, soprattutto in Campania, Veneto, Umbria, Toscana e Lazio, in oltre 5.700 aziende che garantiscono ben 33 milioni di ore di lavoro all’anno solo nelle campagne. Per garantire gli oltre sessantamila posti di lavoro sono necessari - conclude la Coldiretti - adeguati impegni all’acquisto del tabacco coltivato in Italia da parte di tutte le manifatture che peraltro realizzano sul mercato nazionale importanti profitti con la vendita delle sigarette.