12 Maggio 2016
COLDIRETTI UMBRIA, STORICO VIA LIBERA PARLAMENTO EUROPEO A ORIGINE CIBI IN ETICHETTA

Grande soddisfazione viene espressa dalla Coldiretti Umbria per la storica risoluzione adottata dal Parlamento europeo per l’indicazione obbligatoria del Paese d’origine o del luogo di provenienza per tutti i tipi di latte destinati al consumo diretto nonché ai prodotti lattiero-caseari e ai prodotti a base di carne.
La posizione del Parlamento europeo - spiega Coldiretti - invita la Commissione a dare applicazione all’indicazione obbligatoria del Paese d’origine o del luogo di provenienza per tutti i tipi di latte destinati al consumo diretto nonché ai prodotti lattiero-caseari e ai prodotti a base di carne, e a valutare la possibilità di estendere l’indicazione obbligatoria del Paese di origine o del luogo di provenienza ad altri prodotti alimentari mono-ingrediente o con un ingrediente prevalente, elaborando proposte legislative in questi settori.
Si tratta di un cambiamento che - sottolinea Coldiretti - incontra il favore del 96,5% dei consumatori italiani che ritiene necessario che l’origine degli alimenti debba essere scritta in modo chiaro e leggibile nell’etichetta secondo la consultazione pubblica on line sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari condotta dal Ministero delle Politiche Agricole (Mipaaf) che ha coinvolto 26.547 partecipanti.
Occorre introdurre senza esitazione in Italia l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti poiché oggi - precisa Coldiretti - quasi la metà della spesa dei cittadini italiani ed europei è anonima con prodotti importati dall’estero che vengono spacciati come italiani perché non è obbligatoria alcuna indicazione in etichetta.
L’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una battaglia storica della Coldiretti che con la raccolta di un milione di firme alla legge di iniziativa popolare ha portato all’approvazione della legge n.204 del 3 agosto 2004 grazie alla quale è diventato obbligatorio indicare in etichetta la provenienza del latte fresco e quella della passata di pomodoro in Italia. Da allora molti risultati sono stati ottenuti anche in Europa ma - continua Coldiretti - l’etichetta resta anonima per quasi la metà della spesa, dai formaggi ai salumi e ai succhi di frutta, dalla pasta al latte a lunga conservazione, dal concentrato di pomodoro ai sughi pronti fino alla carne di coniglio.  A livello comunitario - riferisce Coldiretti - il percorso di trasparenza è iniziato dalla carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d’obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell'ortofrutta fresca. Dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto. L’Italia sotto il pressing della Coldiretti ha fatto scattare il 7 giugno 2005 l’obbligo di indicare la zona di mungitura o la stalla di provenienza per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy per effetto dell’influenza aviaria mentre a partire dal 1° gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro.

LA METÀ DELLA SPESA DEGLI ITALIANI È ANONIMA

Cibi con l'indicazione di provenienza
 
       E quelli senza
 
 
 
 
 
Carne di pollo e derivati
 
Salumi
 
Carne bovina
 
Carne di coniglio
 
Frutta e verdura fresche
 
Carne trasformata
 
Uova
 
Frutta e verdura trasformata
 
Miele
 
Derivati del pomodoro diversi da passata
 
Passata di pomodoro
 
Formaggi
 
Latte fresco
 
Derivati dei cereali (pane, pasta)
 
Pesce
 
Latte a lunga conservazione
 
Extravergine di oliva
 
Concentrato di pomodoro e sughi pronti
 
 
 
Riso
 

 Fonte: Elaborazioni Coldiretti