19 Gennaio 2012
COLDIRETTI UMBRIA SCRIVE AI SINDACI: IMU INGIUSTA, DIMEZZARE LA TASSA

In un momento così difficile, in cui il comparto agricolo è fortemente penalizzato dall’aumento insostenibile dei costi di produzione e dai bassi prezzi all’origine, il “Decreto Salva Italia”, recentemente approvato con il Governo Monti, introduce una serie di misure con un impatto pesante per l’intero mondo agricolo. È quanto afferma Coldiretti Umbria nel rendere nota la forte preoccupazione degli imprenditori agricoli, in particolare per l’IMU (la nuova imposta municipale) che in riferimento ai fabbricati e ai terreni agricoli, stravolge completamente la disciplina precedente.
L’IMU infatti - spiega Coldiretti - colpirà pesantemente terreni agricoli e fabbricati rurali, dalle stalle ai fienili fino alle cascine e ai capannoni necessari per proteggere trattori e attrezzi. In questo modo il “Decreto Salva Italia” andrà di fatto a tassare quelli che sono a tutti gli effetti mezzi di produzione per le imprese agricole.
Per questi motivi - sottolinea Albano Agabiti presidente Coldiretti Umbria - abbiamo scritto a tutti i Sindaci della regione, che hanno facoltà, come previsto dalla normativa, di dimezzare l’aliquota prevista per fabbricati rurali ad uso strumentale e abitativo e per i terreni agricoli.
Siamo consapevoli dei grandi sacrifici imposti a tutti i cittadini italiani - ribadisce Alberto Bertinelli direttore Coldiretti Umbria - ma nel settore agricolo ci troviamo di fronte a una duplice mazzata, poiché subiamo tutti gli aumenti previsti per la generalità dei cittadini e in aggiunta questa sorta di “patrimoniale agricola”.
La terra coltivata da una impresa agricola - concludono Agabiti e Bertinelli - deve avere un trattamento fiscale ben diverso da quello riservato a chi la compra per fini speculativi o hobbistici: è necessario, differenziare la tassazione tra chi di agricoltura ci vive e chi la fa a tempo perso.
Al fine di evitare ulteriori difficoltà che già gravano sul settore, Coldiretti Umbria auspica quindi che i Sindaci sappiano farsi interpreti delle esigenze dell’agricoltura locale, a tutela delle imprese agricole che garantiscono il vero Made in Umbria agroalimentare, difendendo ambiente e territorio.