8 Settembre 2011
COLDIRETTI UMBRIA: PROGRAMMARE L’USO IRRIGUO DELL’ACQUA.

Anche quella 2011 è stata una stagione irrigua difficile, con un susseguirsi di problematiche che hanno messo in difficoltà le attività degli imprenditori agricoli e conseguentemente le produzioni locali. È quanto sottolinea la Coldiretti Umbria che, con una lettera inviata a nome del Presidente Albano Agabiti alla Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e agli Assessori regionali Fernanda Cecchini e Silvano Rometti, ha chiesto che venga al più presto convocato un tavolo di lavoro che possa gestire con anticipo le questioni relative all’anno prossimo.
Se l’andamento climatico del 2011 - spiega Coldiretti - di certo non ha facilitato le attività irrigue degli imprenditori agricoli, alle prese dalla scorsa primavera, dopo un periodo soddisfacente di precipitazioni, con perduranti fasi di siccità, occorre comunque un approccio programmatico e meno legato alle emergenze, dell’uso dell’acqua per scopi irrigui, visto che ormai puntualmente si ripresentano ogni anno, problemi di scarsità di questo prezioso bene.
L’ultima stagione irrigua, ormai alla conclusione - si legge nella lettera inviata da Coldiretti Umbria - ha messo in evidenza una serie di criticità, di vario livello, con connotazioni differenti a seconda dei contesti territoriali interessati. In particolare, la problematica dell’applicazione dei parametri definiti dal Piano di tutela delle acque in tema di deflusso minimo vitale - afferma Coldiretti - ha purtroppo confermato le preoccupazioni circa le ripercussioni sui prelievi ai fini irrigui.
Come conseguenza di questo - ribadisce Coldiretti - i prelievi da alcuni importanti fiumi del territorio, sono stati fortemente “condizionati” e in alcuni casi hanno subito delle sospensioni in un periodo importante per la maturazione delle colture agricole.
Coldiretti inoltre evidenzia la situazione che si è verificata nell’alta Umbria, dove si è profilata, nel mese di luglio, la riduzione dei flussi idrici delle condotte della diga di Montedoglio, con l’impossibilità di fornire alle colture in atto, i vitali fabbisogni idrici.
Pur sottolineando - conclude Coldiretti - il senso di responsabilità delle istituzioni competenti, Giunta regionale e Provincia di Perugia, e il lavoro svolto dal tavolo tecnico convocato costantemente presso la stessa Provincia di Perugia, per affrontare le varie criticità e risolvere i problemi di volta in volta affiorati, è ormai chiaro come occorra “giocare d’anticipo”, programmando il più presto possibile la gestione dell’acqua per l’anno 2012.