16 Dicembre 2011
COLDIRETTI UMBRIA: PREZZI ALL’ORIGINE E COSTI DI PRODUZIONE PENALIZZANO SEMPRE DI PIÙ LE IMPRESE

I bassi prezzi all’origine pagati agli agricoltori, uniti all’inarrestabile crescita dei costi di produzione, a cominciare dai rincari dei carburanti e dei fertilizzanti, stanno accentuando in questa particolare congiuntura economica, le difficoltà delle imprese agricole.
È quanto afferma la Coldiretti Umbria, dopo che anche le contrattazioni di martedì scorso, presso la Borsa Merci di Perugia, hanno registrato un ulteriore ribasso delle quotazioni del grano tenero e duro, tra le colture più diffuse nel territorio regionale.
Coldiretti, il cui rappresentante nell’ultima seduta ha votato contro i ribassi, auspica una necessaria e profonda riflessione all’interno dell’intero comparto, che vada nella direzione di una maggiore aggregazione delle produzioni. Le quotazioni attuali - ribadisce Coldiretti - penalizzano le imprese anche in rapporto al mercato nazionale e soprattutto rispetto all’aumento insostenibile dei costi di gestione aziendali.
I prezzi pagati dai consumatori, al pari dei redditi delle imprese, sono costantemente al centro dell’attenzione della Coldiretti, che per questo, oltre a sostenere una inevitabile razionalizzazione delle filiere ed a valorizzare i prodotti locali, si sta adoperando in ogni modo per tutelare le aziende, alle prese con un ridotto potere negoziale lungo la filiera.
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