Senza agricoltura non c’è ambiente e non c’è territorio. Questo uno dei messaggi lanciati da Coldiretti durante l’evento confronto con le rappresentanze nazionali del mondo agricolo e della pesca organizzato nell’ambito Divinazione Expo organizzato dal MASAF in occasione del G7 agricoltura a Siracusa.
Come ricordato dal nostro presidente nazionale - afferma Albano Agabiti presidente Coldiretti Umbria - abbiamo vissuto, nell’ultimo mandato della Commissione europea, una politica che ha alimentato un conflitto tra le realtà produttive, in particolare l’agricoltura, e la percezione dei cittadini e dei consumatori. L’agricoltura era diventata la responsabile dei cambiamenti climatici. L’agricoltura italiana e umbra - sottolinea Agabiti - si distinguono invece per sostenibilità e presidio del territorio, e occorre farlo sapere ai cittadini, affinché ne abbiano piena consapevolezza e comprendano il ruolo degli agricoltori.
Serve un cambio di passo da parte delle istituzioni europee che devono essere più coraggiose. Basta pensare che negli Stati Uniti - ricorda Agabiti - si investono risorse quattro volte superiori a quelle che noi destiniamo alla politica agricola comune. Per questo ci battiamo per difendere ciò che è stato stanziato nel prossimo bilancio e per rendere il settore primario centrale. Altro tema essenziale, quello del clima e della difesa del territorio, con la necessità di intervenire rapidamente sul tema della gestione delle acque, per il quale sono essenziali ad esempio i bacini di accumulo.
Nel prossimo futuro determinante, pure in quest’ottica - spiega Mario Rossi direttore Coldiretti Umbria - sarà il tema delle infrastrutture e dell’innovazione digitale, con l’utilizzo di dati, droni e di strumenti come i QR code per la tracciabilità della filiera, sempre più importanti. Ma all’Europa chiediamo in maniera sempre più forte e convinta anche la difesa della nostra distintività, della biodiversità e dell’obbligo di origine. Questo deve diventare un tema europeo, con i cittadini in grado di poter scegliere in trasparenza cosa acquistare.
Come emerso in questi giorni in Sicilia infine - conclude Rossi - occorre riscoprire e rilanciare il tessuto produttivo italiano, fatto di piccole e medie imprese, di commercio e artigianato e il ruolo fondamentale delle famiglie che vivevano di agricoltura. Sostenere il settore primario e il ruolo degli agricoltori, quali produttori di cibo e custodi dell’ambiente, significa, ancor più nel nostro territorio, preservare sviluppo e benessere per l’intero contesto socio-economico. Da qui anche il nostro impegno con i mercati di Campagna Amica nelle città, che avvicinano agricoltori e consumatori, promuovendo crescita economica, qualità e salute.