La Stalla Italia ha raggiunto un giro di affari di 55 miliardi di euro, con il solo valore delle produzioni zootecniche che nel giro degli ultimi cinque anni è aumentato del 41% e il nuovo obiettivo di rilanciare la presenza delle stalle su tutto il territorio, dal Nord fino al Mezzogiorno, dando nuove opportunità di crescita e lavoro. È uno degli spunti emersi dall’incontro organizzato da Coldiretti alla 97esima Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari (Brescia). Il settore zootecnico rappresenta un patrimonio fondamentale per l’economia del nostro Paese e in particolare per il nostro territorio umbro - commenta Albano Agabiti Presidente regionale Coldiretti. Un comparto che vale circa 300 milioni di euro - ricorda Agabiti - quasi il 30% della Produzione Lorda Vendibile agricola regionale, con allevamenti che si dedicano alle produzioni di carne, latte, formaggio, uova, molti dei quali si trovano in zone montane e nelle aree interne, spesso le più vulnerabili allo spopolamento. Il rilancio della zootecnia quindi - afferma Agabiti - diventa essenziale anche per l’Umbria, dove l’allevamento riveste un’importanza vitale per tante aree rurali. Oltre a garantire cibo sano e di qualità, questo settore continua a contribuire alla salvaguardia del paesaggio e al presidio del territorio. Un impegno nazionale e regionale è perciò decisivo per mantenere e creare nuovi posti di lavoro e sostenibilità: dobbiamo continuare a lavorare affinché le stalle siano un’opportunità anche per le giovani generazioni, portando sviluppo e crescita. Positive in questa direzione - aggiunge Agabiti - le misure messe in campo dal decreto ColtivaItalia, che ha stanziato 300 milioni di euro per la mangimistica e la zootecnia, con l’obiettivo di creare le condizioni per aumentare il livello di autosufficienza. Ma anche le nostre esperienze in ambito C.S.R. dell’Umbria 2023-2027, con progetti di filiera nel settore latte, carne e uova. È essenziale - ribadisce Anna Chiacchierini, Presidente Coldiretti Perugia, presente alla Fiera di Montichiari - che le politiche del settore continuino a sostenere la strategicità della zootecnia, decisiva a livello economico, per il nostro benessere alimentare e per la sostenibilità ambientale. Le politiche a supporto delle nostre stalle e degli allevatori, restano prioritarie per incentivare l’innovazione, la formazione e l’ingresso di nuovi giovani. Occorre tutelare reddito e competitività degli allevamenti: solo così la nostra terra può continuare ad essere un modello di eccellenza e giocare un ruolo di primo piano. Difendere le stalle significa difendere l’Umbria - sottolinea Chiacchierini. Ma un rilancio autentico del settore zootecnico non può prescindere anche da un netto stop alle campagne ideologiche e distorte che demonizzano la carne, un alimento centrale nella Dieta Mediterranea, magari per promuovere alimenti ultra formulati anticamera di quelli sintetici dietro i quali si celano pericoli per la salute dei cittadini oltre ai molteplici interessi economici. Queste campagne - conclude Chiacchierini - rischiano infatti di vanificare gli sforzi sostenuti negli anni dalle nostre aziende, che hanno reso il comparto tra i più sostenibili del mondo.
28 Ottobre 2025
COLDIRETTI UMBRIA: LA “STALLA ITALIA” E IL VALORE DELLA ZOOTECNIA PER I TERRITORI. In Umbria, avanti con progetti di filiera su latte, carne e uova