5 Dicembre 2011
COLDIRETTI UMBRIA: INIZIATA UNA NUOVA MOBILITAZIONE IN DIFESA DEL VERO “MADE IN ITALY”

Ha preso il via anche in Umbria, la nuova mobilitazione della Coldiretti in difesa dell’autentico Made in Italy. In particolare l’azione dell’Organizzazione agricola è rivolta a contrastare “l’italian sounding”, ovvero quei prodotti con nomi che “suonano come italiani”, ma che italiani non sono affatto e che invece costano all’economia del nostro Paese ben 60 miliardi di euro all’anno. Una “pratica” questa - spiega Coldiretti - che finisce per danneggiare le vere imprese agricole di casa nostra, ma che disorienta ed “inganna” anche i consumatori, i quali non possono consapevolmente acquistare produzioni agroalimentari realmente “tricolori”.
Sebbene in questa difficile fase economica, il Made in Italy agroalimentare venga indicato come una fondamentale leva competitiva per lo sviluppo del Paese - afferma Coldiretti - il “brand Italia” oggi, viene sempre più minacciato proprio da fenomeni di “italian sounding”.
Emblema di questa situazione, come da Coldiretti recentemente denunciato, proprio una società controllata dal Ministero dello Sviluppo Economico - SIMEST - che continua a finanziare imprese italiane per produrre e commercializzare all’estero prodotti che di italiano hanno solo il nome: prodotti che nascono all’estero, con materia prima e manodopera estere.
Tra l’altro in Italia, un freno importante alla “contraffazione” del nostro cibo - continua Coldiretti - potrebbe venire dai decreti attuativi della legge n. 4 del 2011 sull’indicazione obbligatoria in etichetta dell’origine della materia prima, che però tardano ancora ad arrivare.
Per tutto questo, Coldiretti è pronta ancora una volta a scendere in piazza in difesa del vero Made in Italy! Anche a livello territoriale, deve giungere una forte richiesta per un deciso cambiamento di rotta: fondamentale quindi il sostegno e l’impegno di Amministrazioni, Associazioni, Imprese e Parti sociali, da “coinvolgere nella battaglia” a tutela del nostro agroalimentare.  
Come primo passo della mobilitazione, anche in Umbria - spiegano il presidente e il direttore regionale Coldiretti, Albano Agabiti e Alberto Bertinelli - stiamo inoltrando alle varie amministrazioni ed enti pubblici, la proposta di inserire all’ordine del giorno la discussione e l’appoggio dell’azione Coldiretti in difesa del vero Made in Italy agroalimentare, nonché una proposta di delibera per sostenere l’azione stessa. Occorre infatti - concludono Agabiti e Bertinelli - un forte e comune sforzo per combattere i gravi danni provocati da prodotti e fenomeni che richiamano ed evocano qualità italiane, senza alcun vero legame con il territorio locale.

Alcuni dei primati del Made in Italy agroalimentare
L’agricoltura italiana vanta la leadership nei prodotti tipici con 233 prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall’Unione Europea. L’Italia è leader europeo nella produzione biologica, con oltre 50mila imprese, circa  un terzo delle imprese biologiche europee. Ma il made in Italy a tavola è anche l’emblema nel mondo della dieta mediterranea, modello nutrizionale ormai universalmente riconosciuto dall’Unesco perché fondamentale ai fini del mantenimento di una buona salute e che si fonda su una alimentazione basata su prodotti locali, stagionali, freschi.