26 Gennaio 2022
COLDIRETTI UMBRIA, INCONTRO CONSULTA SUINI: DAGLI AUMENTI DEI COSTI, ALLA VALORIZZAZIONE DELLA FILIERA. I temi al centro del confronto degli allevatori, impegnati a tutela del comparto

Un’analisi della situazione attuale del comparto suinicolo, con l’obiettivo di rafforzare la filiera regionale: si è incentrata su questo la riunione nei giorni scorsi della Consulta Coldiretti sui suini coordinata da Francesco Rustici, con la presenza del Presidente e del Direttore regionale Coldiretti Albano Agabiti e Mario Rossi e con l’intervento per l’occasione di Filippo Gallinella, Presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati. L’impegno dei lavori del nostro coordinamento - sottolinea Francesco Rustici Referente della Consulta suinicola della Coldiretti Umbria - punta ad arrivare a una più equa distribuzione del valore lungo la filiera, difendendo qualità e lavoro made in Umbria. Eccellenza delle carni e centralità della filiera, aumento dei prezzi e dei costi di gestione, ma anche benessere animale e biosicurezza, questi in sintesi gli argomenti di maggiore attualità che abbiamo affrontato - riferisce Rustici. Un “luogo”, quello della Consulta - spiega Rustici - per valutare e accogliere le esigenze delle imprese, elaborando anche nuove strategie, in modo da tradurle in soluzioni concrete ai problemi di un settore fondamentale per l’economia agricola locale. Come d’altronde sta succedendo in vari settori in questa difficile congiuntura economica - ricorda Rustici - pure il nostro comparto è alle prese con un insostenibile aumento dei costi aziendali, così come con una filiera che stenta a riconoscere ai produttori il giusto compenso, a fronte invece di spinte inflattive che sono ormai sempre più penalizzanti non solo per gli imprenditori ma anche per le famiglie e i consumatori. Con la pandemia che ha inciso proprio sui consumi - aggiunge Rustici - è necessario spingere sulla leva della valorizzazione della qualità delle nostre carni, un valore aggiunto per il territorio grazie alla sicurezza dei nostri allevamenti. Serve rafforzare quel legame con il consumatore nell’ottica di una cultura del cibo made in Italy sempre più importante anche fuori dai confini nazionali. Sui recenti allarmi di rischi sanitari è stato sottolineato infine - conclude Rustici - come nonostante le misure messe in campo sino ad ora, è arrivato il momento di un impegno straordinario che agevoli un drastico e immediato contenimento dei cinghiali e di una filiera tracciata delle carni.