4 Marzo 2025
COLDIRETTI UMBRIA, INCONTRO CONSULTA SEMINATIVI: FOCUS SU AUMENTO COSTI DI GESTIONE E BASSI PREZZI ALL’ORIGINE

Qualità, tracciabilità, reciprocità delle regole e riorganizzazione delle filiere, per tutelare i redditi degli agricoltori

 

Un’analisi della situazione attuale del comparto, in primis quello cerealicolo, con l’obiettivo di tutelare e valorizzare la filiera regionale: si è incentrata su questo la riunione della Consulta Coldiretti Umbria sui seminativi e delle attività in conto terzi, tenutasi a Perugia. Costi di gestione per le aziende, volatilità dei prezzi e quotazioni basse all’origine, al centro dei lavori.

Assistiamo da diversi anni - ha sottolineato Albano Agabiti, Presidente Coldiretti Umbria - non solo ad una crisi di mercato con bassi prezzi all’origine, ma anche a costi di gestione in aumento, specie per macchinari e fertilizzanti, con i cambiamenti climatici che impattano sulle rese. Il nostro obiettivo, oltre che semplificare la Politica Agricola Comune e il Complemento di Sviluppo Rurale, per agevolare gli investimenti, continua ad essere quello di valorizzare al meglio le produzioni locali, garantendo una remunerazione giusta agli agricoltori e offrendo completa tracciabilità e qualità ai consumatori che vanno ulteriormente informati ed “educati” sull’importanza della provenienza delle produzioni. Tutte partite ancora deficitarie e su cui va rafforzato il lavoro, specie per restituire margini soddisfacenti alle imprese agricole. Il prezzo pagato ai produttori riesce ancora a malapena a coprire i crescenti costi di produzione; anche per questo quindi, occorre eliminare le diseconomie nel percorso dei prodotti dal campo alla tavola, che si riflettono negativamente sui consumatori.

In quest’ambito - ha spiegato Agabiti - serve, oltre che puntare sull’innovazione, incentivare l’uso dei contratti di filiera, il cui valore va oltre l’aiuto economico, in quanto consente di avere la certezza di un prezzo minimo garantito per più anni già dalle semine, agevolando la programmazione delle attività d’impresa e valorizzando qualità e made in Italy. L’invasione di prodotto straniero infatti - ha ricordato Agabiti - colpisce duramente la produzione nazionale, specie per quanto riguarda i cereali, coltivati usando spesso sostanze vietate nel nostro Paese e nella Ue.

Una situazione intollerabile - ha ribadito Mario Rossi, Direttore Coldiretti Umbria - dinanzi alla quale occorre affermare il principio di reciprocità delle regole, vietando l’ingresso in Europa ai prodotti coltivati con sostanze vietate ma anche ottenuti dallo sfruttamento dei lavoratori. E serve pure garantire un’etichettatura trasparente su tutti gli alimenti in commercio. Le manovre finanziarie sul cibo e le recenti tensioni internazionali - ha aggiunto Rossi - hanno accentuato le grandi speculazioni a livello mondiale, “giocando” sui prezzi delle materie prime agricole: servono regole nuove. La volatilità dei prezzi non è più un fenomeno transitorio ma sta divenendo ormai strutturale. La complessità e l’instabilità dei mercati sono fattori con cui inevitabilmente gli imprenditori agricoli saranno costretti ad operare ancora per anni, in condizioni di incertezza. Serve quindi - ha concluso Rossi - un forte e rinnovato impegno in direzione della qualità, nella tracciabilità, nella valorizzazione del prodotto made in Italy, così come per una riorganizzazione dell’offerta con filiere strutturate e locali, con il protagonismo delle imprese agricole, tenendo conto delle diverse peculiarità aziendali e dei territori.