10 Luglio 2012
COLDIRETTI UMBRIA, GIOVANI IMPRESA: DALL’AGRIASILO ALL’ORTO URBANO, ECCO I 6 OSCAR DELL’AGRICOLTURA UMBRA

C’è chi si è specializzato in un’intera filiera cerealicola dal “grano al pane” e chi grazie ad un agriasilo fa conoscere ai più piccoli il mondo agricolo; chi per ottimizzare la produzione e attenuare l’impatto ambientale, utilizza tecniche basate su sistemi satellitari o di telemetria, come in Formula Uno; chi valorizza le eccellenze umbre in Europa e negli Sati Uniti e chi ha riscoperto il valore di un Orto Urbano  o di un Mercato in città.
Sono i vincitori degli Oscar Green 2012, gli Oscar dell’agricoltura umbra che sono stati consegnati oggi a Perugia, presso la Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori, nel corso di un’iniziativa promossa da Giovani Impresa Coldiretti Umbria.
Tra le oltre 30 aziende in lizza in Umbria, questi gli imprenditori che si sono aggiudicati gli Oscar regionali del concorso promosso da Coldiretti Giovani Impresa, per dare un giusto riconoscimento alle giovani imprese agricole italiane che hanno iniziato un percorso di innovazione, ricerca e diversificazione       e che accedono alla prima selezione nazionale da cui verranno poi scelti i tre finalisti per ogni categoria.
L’azienda agricola “Terre del Subasio” di Spello di Tiziano Bocciolini ha conquistato la categoria “Stile e cultura d’impresa”, grazie alla presenza nell’azienda agricola, di un asilo nido per bambini da 0 a 36 mesi e di un servizio di spazio gioco per bambini da 1 a 6 anni, dove conoscere da vicino il mondo rurale. Durante il periodo estivo, i campus per bambini della scuola materna, elementare e media, sono caratterizzati da laboratori creativi, attività fisiche ed altre, legate all’agricoltura e alla sua stagionalità.
Per la categoria “Non solo Agricoltura”, la vincitrice è Francesca Luigetti dell’azienda “La Contea di Laviano” di Castiglione del Lago impegnata nella ricerca e nell’utilizzo di tecnologie all’avanguardia per il miglioramento del modello produttivo: una metodologia di lavoro innovativa che, applicata alla tradizione, consente di ottimizzare l’impiego di prodotti e mezzi agricoli con conseguente diminuzione dei costi di produzione, in termini di riduzione di consumi sia di carburante che di prodotti chimici distribuiti. Si va ad esempio, dalle tecniche basate su sistemi satellitari o di telemetria, come in Formula Uno, per le operazioni dei vari mezzi, a quelle che tramite un sistema centralizzato di apparati radio consentono un risparmio idrico nelle operazioni di irrigazione.
Per la categoria “Esportare il territorio” a vincere l’oscar è stato Roberto Proietti della Società Agricola “Torre Bisenzio” di Allerona (Tr), che valorizza le proprie eccellenze umbre, chianina, olio e vino, in Europa e negli Sati Uniti. L’azienda infatti, tramite le sue produzioni e l’agriturismo, riesce a intercettare clientela estera e nazionale, che apprezza la sua produzione biologica e il suo legame con un territorio genuino e incontaminato.
Per “In-Filiera”, l’oscar è andato a Gian Piero Lucarelli dell’Agricola Lucarelli di Bevagna, che, grazie al progetto “Granarium: dove il grano diventa pane”, ha realizzato una filiera agricola umbra completa, che nasce dai campi di grano per arrivare alla vendita del pane. In  questa struttura aziendale infatti c’è l’intera filiera cerealicola: ma non solo, tra le produzioni made in Umbria, l’azienda annovera ceci, lenticchie e farro, così come olio extravergine di oliva.
La Menzione Speciale “Paese Amico” è stata vinta da Padre Renato Carini dell’Abbazia di San Pietro di Assisi, che nella Città di San Francesco, nell’ambito del Progetto Nazionale Orti Urbani, promosso da Italia Nostra, Coldiretti, Campagna Amica e Anci, ha realizzato proprio all’interno del monastero benedettino un Orto Urbano. Gli Orti Urbani rispecchiano al meglio il concetto di un’alimentazione naturale, di qualità, che rispetta il ciclo delle stagioni, in grado di trasferire direttamente i prodotti agricoli dal campo alla tavola: un’iniziativa quindi che si inserisce in pieno all’interno del progetto per “una filiera agricola tutta italiana”.
Infine il Mercato di Campagna Amica di Perugia, è il vincitore della categoria “Campagna Amica”: è il più grande dell’Umbria, e, in virtù del successo conseguito a Pian di Massiano, con circa 1000 cittadini-consumatori ad appuntamento, ha raddoppiato la sua presenza in città, grazie all’apertura di uno nuovo spazio per la vendita di prodotti agroalimentari, nella popolosa frazione di Ponte San Giovanni. La novità che caratterizza questo Mercato, tra l’altro, è quella della presenza, tra i suoi banchi, di una vera e propria “macelleria mobile” per la vendita diretta della carne bovina IGP di razza chianina. L’iniziativa si deve alla collaborazione con il Consorzio Produttori Carne Bovina Pregiata delle Razze Italiane (Ccbi) di Perugia, accreditato alla Fondazione Campagna Amica.
“L’Oscar Green premia le imprese che si sono distinte per capacità di innovare e di raccogliere le sfide di un mercato sempre più globale e competitivo - ha spiegato il segretario nazionale di Coldiretti Giovani Impresa Carmelo Troccoli, intervenuto all’iniziativa umbra - contribuendo ogni giorno a costruire una filiera agricola tutta italiana.
La nostra esperienza - ha aggiunto Troccoli - conferma che quando in azienda è presente un giovane la crisi si fa sentire molto meno e si realizzano risultati migliori in termini di reddito ed occupati. Il 33 per cento dei giovani agricoltori, si trova in fase di espansione aziendale contro il 10 per cento della media nazionale e, nonostante la crisi, il 40 per cento dichiara di aver aumentato il proprio fatturato nell’ultimo anno, secondo l’indagine Coldiretti/Swg”.
L’iniziativa di oggi, ha registrato, oltre a quella di Troccoli, la presenza del Sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, del Direttore Responsabile di Umbria 24 Ivano Porfiri, del Calciatore umbro dello Spezia (Serie B) Giacomo Casoli e del Presidente della Coldiretti Umbria Albano Agabiti. Tutte personalità che, nel proprio ambito, hanno testimoniato come per far rinascere il Paese, occorra oggi più che mai, fare leva sulle giovani generazioni e quindi su un pensiero giovane in grado di …. far volare l’Italia.