30 Ottobre 2025
COLDIRETTI UMBRIA, È BOOM DI “ZUCCATURISMO” TRA INTAGLIO, PITTURA E PERCORSI DA BRIVIDO. Cresce in Umbria, la passione per le esperienze autunnali a base di zucca

Con Halloween alle porte esplode in tutta Italia la febbre dello “zuccaturismo”, la nuova tendenza che unisce natura, creatività e gusto. A tracciare il quadro del fenomeno è un’analisi della Coldiretti diffusa in occasione della festa di Ognissanti. Decine di migliaia di persone, tra famiglie, coppie e gruppi di amici, si dedicano in questi giorni a esperienze nei “pumpkin patch”, i suggestivi campi di zucche dove è possibile scegliere, intagliare o dipingere la propria zucca da portare a casa. Una moda importata dagli Stati Uniti ma molto apprezzata in Italia, favorita anche da un raccolto positivo di circa 40mila tonnellate con circa 2000 ettari coltivati. L’economia legata alla zucca ha superato per Halloween i 30 milioni di euro, tra produzione, trasformazione e attività agrituristiche, confermando quella della zucca come una filiera in crescita che unisce gusto, tradizione e sostenibilità. Dal Nord al Sud, l’Italia si tinge d’arancio con esperienze per tutte le età. In Umbria sono i mercati di Campagna Amica a diventare teatri di creatività: a Perugia, in quelli coperti di Madonna Alta e di Ponte San Giovanni, si intagliano zucche sotto la guida di un artista locale, con tante famiglie e bambini alle prese pure con “assaggetto o scherzetto” con “letture da paura” o con merende a km zero per festeggiare Halloween tra spensieratezza e tradizione agricola. Ad attirare l’attenzione anche attività in azienda come presso Le Radici di Umbertide che presenta “Zuccami”, con giochi a tema e menù autunnali, con protagoniste le zucche dei produttori di Campagna Amica e il cibo degli imprenditori locali. “Iniziative come queste dimostrano come l’agricoltura possa esprimere non solo economia e produzione ma anche socialità, educazione e bellezza - spiega Elisa Polverini, Vicedirettore Coldiretti Umbria. In un anno soddisfacente in termini produttivi per gli agricoltori, meno per quanto riguarda i prezzi, la zucca resta un simbolo di stagione in grado di unire generazioni e promuovere il contatto diretto con la natura e i produttori locali. Un modo nuovo e coinvolgente di vivere il mondo agricolo con esperienze fatte di manualità, educazione e scoperta. Dietro una semplice zucca - aggiunge Polverini - si nasconde un intero universo di saperi contadini, stagionalità e sostenibilità. Intendiamo avvicinare ancor di più le famiglie all’agricoltura, far capire ai più piccoli da dove nasce il cibo e creare momenti di comunità autentica, dove la festa incontra la cultura rurale. È un modo per dare più valore al lavoro dei nostri produttori e, allo stesso tempo, per offrire esperienze genuine e inclusive che mettono al centro il settore primario e le relazioni umane”. “Abbiamo ideato un evento che unisse divertimento, gusto e conoscenza - racconta Francesco Panella della Società agricola Le Radici - perché crediamo che la vera forza delle nostre imprese oggi risieda nella capacità di aprirsi alle persone e di raccontarsi in modo autentico. Quando le famiglie vengono qui capiscono il valore del lavoro agricolo e del rispetto dei cicli naturali. È un’emozione vedere i bambini sporcarsi le mani di terra o dipingere le zucche e gli adulti riscoprire sapori dimenticati. Con ‘Zuccami’ - prosegue Panella - vogliamo mostrare che la campagna rappresenta lavoro e produzione, ma anche accoglienza, cultura e benessere. L’obiettivo è far vivere alle famiglie un’esperienza autentica, dove il divertimento si intreccia con la scoperta del territorio, della campagna e dei sapori contadini. E la zucca è un prodotto semplice ma straordinario, che rappresenta al meglio l’autunno e il legame con la terra”. “La zucca è un prodotto che sta riscuotendo un buon successo e che richiede attenzione e cura in fase di produzione specie dal punto vista delle scelte in campo che di conservazione - spiega Remo Valentini della Società Agriselva di Giano dell’Umbria. Il nostro obiettivo è valorizzarne sia l’uso alimentare che ludico/ornamentale, puntando comunque ad un valore economico maggiore, visti i margini non eccelsi specie delle zucche alimentari”.