19 Luglio 2013
COLDIRETTI UMBRIA: CON “FAI”, ANCHE LA CINTA SENESE ENTRA NELLA GDO

Dopo il successo registrato nei mesi scorsi dalla vendita di carne chianina IGP, anche la carne di cinta senese fa il suo ingresso nella grande distribuzione. È quanto rende noto con soddisfazione la Coldiretti dell’Umbria, sostenendo come, grazie al marchio FAI (Firmato Agricoltori Italiani), i consumatori potranno trovare, presso l’Ipercoop di Collestrada a Perugia, l’Ipercoop Terni e le Coop di Gubbio e Foligno, carni suine italiane di filiera di razza cinta senese.
I cittadini-consumatori infatti - spiega Coldiretti - da oggi potranno finalmente acquistare la carne di cinta senese, a marchio Val Suina - FAI, di animali nati ed allevati in Italia, in particolare in Umbria e Toscana.
Un prodotto di alta qualità, molto ricercato - aggiunge Coldiretti - che viene lavorato dalla Cooperativa Umbria Food Valnerina di Arrone, che proprio nei giorni scorsi ha inaugurato la prima Bottega Italiana in Umbria, in cui già si può acquistare questa tipologia di prodotto.
Oltre all’importante opportunità per i consumatori - ribadisce Coldiretti - il progetto di filiera che sta alla base di questa iniziativa economica, è fondamentale per consentire quel legame dell’attività agricola con il territorio, vero punto di forza anche della zootecnia locale; un settore, che rappresenta più di un terzo della Produzione Lorda Vendibile agricola regionale.
Un progetto - spiega ancora Coldiretti - utile anche a rilanciare un’importante razza, quella della cinta senese, fino a poco tempo fa a rischio estinzione e che consente di valorizzare al contempo aree marginali del territorio.
Continua quindi l’impegno di Coldiretti, che grazie al progetto “per una filiera agricola tutta italiana”, intende aumentare il reddito degli imprenditori agricoli, ma anche offrire ai consumatori prodotti al 100% italiani, con una forte valenza anche dal punto di vista ambientale.
Il consumo di prodotti agroalimentari italiani e umbri - conclude Coldiretti - può innescare un processo virtuoso per l’intera economia locale, non solo per il settore primario: questa iniziativa si muove proprio in questa direzione, rispondendo alla sempre più forte esigenza della società di prodotti di qualità legati ai nostri territori.