4 Dicembre 2017
COLDIRETTI UMBRIA, BENE RIFORMA REATI ALIMENTARI

La criminalità nell’agroalimentare va contrastata con un sistema punitivo e di indagine più adeguato, come opportunamente previsto dalla riforma delle norme a tutela dei prodotti alimentari. È quanto afferma Coldiretti Umbria, nell’esprimere apprezzamento per l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del disegno di legge presentato dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando con nuove norme in materia di reati agroalimentari sulla base delle proposte dell’apposita commissione presieduta da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie promosso dalla Coldiretti (www.coldiretti.it). La malavita si appropria di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano soffocando l’imprenditoria onesta ma anche compromettendo in modo gravissimo la qualità e la sicurezza alimentare. Due italiani su tre (68%) sono preoccupati dell’impatto di quello che mangiano sulla salute anche per effetto del ripetersi degli scandali alimentari, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.  L’Italia - sostiene Coldiretti - deve tutelare i primati internazionali conquistati nella qualità alimentare, ma anche il primato nella sicurezza alimentare mondiale. Proprio per questo il nostro Paese deve porsi all’avanguardia in Europa nelle politiche rivolte alla rintracciabilità con l’etichettatura di origine degli alimenti e nell’azione di contrasto alle alterazioni, sofisticazioni e adulterazioni degli alimenti.  Va quindi sottolineata con soddisfazione - conclude Coldiretti - la volontà, con l’approvazione della riforma, di procedere ad un aggiornamento delle norme penali, risalenti agli inizi del 1900, attraverso un’articolata operazione di riordino degli strumenti esistenti e di adeguamento degli stessi ad un contesto caratterizzato da forme diffuse di criminalità organizzata che alterano la leale concorrenza tra le imprese ed espongono a continui pericoli la salute delle persone.