13 Aprile 2023
COLDIRETTI UMBRIA, AGRICOLTURA SOCIALE: BENE SECONDA COMMISSIONE SU DDL GIUNTA REGIONALE. Imprese agricole, tra attività produttiva e funzione sociale

È importante il voto unanime da parte della Seconda Commissione Consiliare permanente dell’Assemblea Legislativa che ha licenziato il disegno di legge di iniziativa della Giunta Regionale in tema di agricoltura sociale. È quanto sottolinea Coldiretti Umbria nell’auspicare ora un veloce iter di approvazione dell’atto, con un voto positivo unanime anche in sede di Assemblea Legislativa. Il disegno di legge risponde a quanto sollecitato da Coldiretti Umbria nel corso dei lavori di questi mesi, che mirano, tra l’altro, ad adeguare il quadro normativo regionale alla legge nazionale di riferimento, per un settore in grado di contribuire in maniera rilevante allo sviluppo del territorio e al miglioramento della qualità della vita. L’impegno portato avanti da Coldiretti in tema di agricoltura sociale, parte dalla convinzione che essa poggi sul protagonismo di tutte quelle imprese agricole che coniugano le funzioni produttive con lo svolgimento di una serie di attività. Dall’ortoterapia alla pet therapy, dall’infanzia all’assistenza agli anziani, dalla cura delle dipendenze al reinserimento socio-lavorativo, dall’inserimento degli stranieri all’integrazione culturale, sono svariati gli ambiti di azione che garantiscono il sostegno ai più deboli. È positivo quindi l’intento di riportare l’agricoltura sociale alle sue origini, dove è nata, visto che relazioni e prossimità sono valori antichi e da sempre presenti nel mondo contadino. Le pratiche di agricoltura sociale infatti - ribadisce Coldiretti - offrono un contributo importante non solo per potenziare le produzioni agricole locali, ma in generale a tutta la collettività e al benessere delle persone. Il sociale - aggiunge Coldiretti - è una delle più rilevanti espressioni della diversificazione in agricoltura. Porta riconoscibilità sul territorio, creando condizioni favorevoli per la permanenza delle famiglie nelle comunità rurali, in particolare in quelle più marginali. Specie nella congiuntura economica attuale infine - conclude Coldiretti - il settore primario può e deve essere messo nelle condizioni di saper cogliere tutte le possibilità di sviluppo, anche quelle meno tradizionali. L’agricoltura sociale infatti, rappresenta non solo una forma di aiuto per tante persone in difficoltà, ma anche un’opportunità in più per le imprese agricole. Non da ultimo, essa facilita lo sviluppo di reti tra imprese e rapporti con enti e associazioni locali, riuscendo a fare molto, con meno esborso di pubbliche risorse.