11 Gennaio 2012
COLDIRETTI TERNI: NEI CAMPI STANGATA DA CARO GASOLIO

Se a gennaio 2011 un litro di gasolio agricolo costava 0,63 euro, le quotazioni attuali hanno superato quota un euro, con un rincaro del 58 per cento in dodici mesi. È quanto afferma Coldiretti Terni dopo gli ennesimi rialzi dei prezzi dei prodotti petroliferi, che hanno effetti pesanti sul costo della varie operazioni che si effettuano in campagna. Per arare il campo un agricoltore - spiega Coldiretti - spende oggi quasi 25 euro ad ettaro in più rispetto a un anno fa, mentre per chi semina il rincaro è stato di 15 euro ad ettaro così come per la trebbiatura dei cereali e lo spandimento del letame.
Ma, oltre all’aumento dei costi per il movimento delle macchine come i trattori - aggiunge Coldiretti - in agricoltura il caro petrolio colpisce soprattutto le attività agricole che utilizzano il carburante per il riscaldamento delle serre (fiori, ortaggi), di locali come le stalle, ma anche per l’essiccazione dei foraggi destinati all’alimentazione degli animali.
Un aggravio considerevole che è andato ad aggiungersi agli altri costi produttivi lievitati un po’ per tutte le tipologie. Basti ricordare che, secondo le ultime rilevazioni Ismea, gli agricoltori italiani hanno speso il 2,7 per cento in più per i mezzi produttivi rispetto all’anno precedente, con i maggiori rincari che si sono verificati per fertilizzanti  e prodotti energetici.
Caro gasolio - ribadisce il presidente della Coldiretti Terni Massimo Manni - che rischia di contagiare anche i prezzi finali dei prodotti agroalimentari, con maggior aggravio chiaramente per quelli importati; una ragione in più quindi per consumare prodotti locali, del territorio e di stagione, che non devono percorrere lunghe distanze prima di arrivare sui banchi di vendita. Prodotti che gli imprenditori agricoli di Coldiretti Terni, vendono direttamente ai cittadini-consumatori nei Punti Vendita aziendali e nei Mercati di Campagna Amica del territorio.