14 Luglio 2011
COLDIRETTI PERUGIA, IRRIGAZIONE: PREOCCUPAZIONE PER MONTEDOGLIO E NESTORE

Nel prendere atto dell’incontro convocato per la giornata di domani a Città di Castello presso la Comunità Montana Alta Umbria, che deve affrontare il problema della riduzione dei flussi idrici delle condotte di Montedoglio, con la partecipazione di tutti i soggetti interessati alla vicenda, non si può non rilevare la forte preoccupazione e il legittimo malcontento degli imprenditori agricoli, per le ripercussioni negative che le colture agricole del territorio, a cominciare da quella del tabacco, stanno subendo.
È quanto afferma Coldiretti Perugia, che dopo aver richiesto d’urgenza l’incontro di domani, continua a raccogliere il forte malessere degli imprenditori agricoli dell’Alta Valle del Tevere, alle prese con una situazione fino a pochi giorni fa imprevedibile, tenuto conto delle continue rassicurazioni ricevute nei mesi scorsi circa la disponibilità di acqua per uso irriguo. Queste rassicurazioni - spiega il presidente della Coldiretti Perugia Luca Panichi - che si sono ripetute nei giorni successivi all’incidente presso la diga di Montedoglio, oggi sembrano aver perso ogni valore, di fronte alla sospensione dell’acqua per uso irriguo che minaccia seriamente i tanti investimenti posti in essere dalle imprese agricole, che hanno sottoscritto regolari contratti per l’attingimento.
Intanto continua l’impegno della Coldiretti anche per quanto riguarda l’altro “fronte” caldo del momento in tema di irrigazione, quello del fiume Nestore, dopo che un’ordinanza di ieri della Provincia di Perugia, ne ha bloccato completamente gli attingimenti da parte degli imprenditori agricoli. Stamattina presso la sede della Coldiretti di Perugia infatti, si è tenuto un incontro con l’Assessore provinciale all’Ambiente Roberto Bertini e con i dirigenti della Regione e della Provincia, cui hanno partecipato le imprese agricole interessate del marscianese. In attesa della convocazione del tavolo di crisi richiesto da Coldiretti a Regione e Provincia, che possa tra l’altro verificare la sussistenza delle condizioni per la dichiarazione di uno “stato di emergenza”, stamane si è fatto il punto sui gravi danni che il blocco degli attingimenti dal Nestore, sta provocando alle aziende orticole, tabacchicole e zootecniche del territorio. Fra le varie ipotesi al vaglio, vista la straordinarietà della situazione - spiega Coldiretti - anche quella di un rilascio nell’alveo del fiume Nestore di alcuni volumi d’acqua, presenti nell’invaso di proprietà della Centrale Enel di Pietrafitta, nel Comune di Piegaro.
Tutta questa situazione - conclude Coldiretti - testimonia ancora una volta l’assoluta necessità di dare attuazione ad una effettiva politica di programmazione circa la gestione delle risorse idriche, che consenta al mondo agricolo, nel rispetto della salvaguardia ambientale, di operare, anche nella scelta degli indirizzi colturali, in un quadro di certezze, senza veder compromesso il libero esercizio di impresa.