“Apriti Olio”: questo il titolo dei due Seminari promossi il 15 e 16 ottobre dall’Organizzazione dei Produttori Olivicoli (APROL) di Perugia, presso il Frantoio di Spello UCCD e a Pozzuolo di Castiglione del Lago, presso la Cooperativa Pozzuolese. Le iniziative, che rientrano nell’ambito del REG. CE 867/08 annualità 2011/2012, costituiscono un appuntamento importante, per riflettere e confrontarsi sulla valorizzazione e tutela dell’olio extravergine di oliva umbro, ma anche sulle nuove tendenze di mercato a fronte della congiuntura economica attuale.
Gli appuntamenti, a cui parteciperanno esperti del settore, come analisti di mercato e docenti universitari, riflettono l’impegno dell’Aprol Perugia a favore della qualità e la tipicità delle produzioni made in Umbria e verso una sempre maggiore informazione del consumatore.
Questo - commenta Giulio Scatolini presidente dell’Aprol Perugia - ponendo la massima attenzione verso le legittime aspirazioni in termini reddituali delle imprese olivicole, oggi sempre più in difficoltà a causa di prezzi all’origine troppo bassi corrisposti per le produzioni locali. È necessario quindi - continua Scatolini - potenziare gli interventi per la valorizzazione dei prodotti di qualità legati al territorio di produzione, caratteristica di fondamentale importanza specialmente per l’olio di oliva, una delle eccellenze regionali, che contribuiscono in maniera determinante a dare valore aggiunto al territorio. I Seminari si caratterizzeranno anche per apposite degustazioni guidate, sul nuovo olio extravergine.
In Umbria, secondo elaborazioni Coldiretti, si trovano quasi 7,5 milioni di piante di olivo che coprono oltre 27.000 ettari e permettono di produrre mediamente circa 90.000 quintali di olio l’anno. Gli olivi sono per la maggior parte di varietà Moraiolo, che è la cultivar che simbolicamente e concretamente rappresenta l’olio umbro, di varietà comuni come Frantoio e Leccino e di cultivar autoctone, nell’areale del Trasimeno varietà Dolce Agogia, nell’areale di Giano dell’Umbria varietà San Felice e Nostrale di Rigali nell’areale di Gualdo Tadino. La D.O.P. dell’olio extravergine di oliva Umbria, istituita nel 1997, è l’unica denominazione italiana estesa all’intero territorio regionale, che è stato suddiviso in cinque sottozone (Colli Assisi-Spoleto, Colli Martani, Colli del Trasimeno, Colli Amerini e Colli Orvietani). Altro snodo essenziale della qualità dell’olio umbro, è il numero dei frantoi: circa 250, che, con una presenza così capillare sul territorio, permettono la frangitura immediata delle olive, senza che queste si deteriorino per una presenza troppo lunga in magazzino prima della lavorazione.
12 Ottobre 2011
COLDIRETTI, OLIVICOLTURA: “APRITI OLIO”