8 Settembre 2010
Coldiretti, Mobilitazione in difesa del settore zootecnico umbro: è l’ora delle scelte.

Apriamo la vertenza zootecnia, anche scendendo in piazza nei prossimi giorni e coinvolgendo intorno a noi cittadini-consumatori, mondo economico e la politica, a sostegno di scelte coraggiose chiare e indispensabili per restituire una nuova centralità al settore che rappresenta il comparto traino per l’agricoltura umbra. È quanto annunciato ieri sera da Albano Agabiti presidente della Coldiretti Umbria, nel corso di un incontro tenutosi presso la sede dell’organizzazione agricola a Perugia, con l’Assessore regionale all’Ambiente Silvano Rometti. Occorre - ha affermato Agabiti - fornire subito risposte concrete al settore zootecnico, con scelte politiche chiare; se non sarà possibile ridiscutere il Piano di Tutela delle Acque, che tanto incide sulla zootecnia - ha aggiunto - le prossime scelte sui regolamenti attuativi diverranno il primo serio banco di prova per la nuova Giunta regionale. Con la nostra mobilitazione - ha sottolineato Agabiti - vogliamo favorire anche un deciso “cambio culturale” che restituisca coscienza dell’importanza della zootecnia per la tutela ambientale, per le zone marginali e non da ultimo come traino per l’economia, invertendo quella visione preconcetta che negli ultimi anni ha portato quasi a considerarla come problema insormontabile, con le aziende che intanto stanno chiudendo, prezzi all’origine sempre più bassi e costi di produzione in aumento.
Ricordando le polemiche di questi giorni sull’ipotesi di apertura della nuova stalla delle Opere Pie, nonostante essa garantisca, con un progetto sul biogas, innovazione, occupazione e tutela ambientale, il direttore della Coldiretti Umbria Angelo Corsetti, ha ribadito come per anni si sia assistito allo stillicidio della burocrazia sulle imprese, con l’unica certezza che per aprire una stalla occorrono almeno tre anni e “montagne” di carte e come quindi sia arrivata l’ora di scegliere ed operare con concretezza e pragmatismo. Anche le imprese agricole - ha affermato con forza il direttore di Coldiretti Umbria - rappresentano “il lavoro”, dietro ogni impresa ci sono infatti famiglie e occupazione da difendere, oltre che produzioni di qualità da valorizzare, fondamentali per la PLV dell’Umbria. A tutti questi imprenditori - ha concluso Corsetti - va data una risposta e debbono essere fornite le direttrici normative possibili per fare impresa.
Nel cordiale e costruttivo incontro con Rometti, al quale hanno partecipato allevatori, presidenti di cooperative zootecniche e una qualificata rappresentanza di suinicoltori, Agabiti, dopo aver dato atto del recente e positivo impegno e delle aperture dell’Assessorato all’Ambiente su alcune importanti questioni, in tema di attingimenti e sulle semplificazioni per gli imprenditori agricoli per il fotovaltico, ha sottolineato una serie di problematiche ancora aperte per il settore agricolo. Dalla grave crisi della zootecnia a cominciare dal settore suinicolo, anche a seguito delle vicende di Bettona e Marsciano, al Piano di Tutela delle Acque, che presenta delle grandi criticità per gli agricoltori; dalla questione sull’irrigazione, a quella dei reflui dei frantoi oleari. Agabiti ha infine auspicato che possano essere ripristinati a breve gli accordi di programma sui rifiuti agricoli, che permettono una grande semplificazione amministrativa per le imprese agricole.
L’Assessore Rometti si è detto convinto dell’importanza rivestita dal settore zootecnico regionale e pronto ad una stretta collaborazione sia con l’Assessorato all’Agricoltura che con Coldiretti, specie su alcuni temi specifici: dai regolamenti attuativi del Piano di Tutela delle Acque, ma anche riguardo ai reflui oleari, urbanistica e rifiuti. Assessore infine concorde con Coldiretti, nel considerare la “Green Economy” (di cui oggi tanto si parla), non solo energia rinnovabile, ma anche agricoltura di qualità e tutela del territorio e dell’ambiente.