19 Dicembre 2012
COLDIRETTI, IN UMBRIA SPESA DA 70 MLN PER TAVOLA NATALE E FESTE FINE ANNO

Per la tavola delle feste, da Natale fino a Capodanno, gli umbri spenderanno 70 milioni di euro. L’analisi viene dalla Coldiretti, sulla base dei risultati di un’indagine presentata a Roma. In tempo di crisi, cibo e bevande sono l’unica voce di spesa a tenere, tanto da rappresentare oltre un terzo della spesa complessiva per le festività. Ma i prodotti agroalimentari crescono anche nei consensi, con 5,5 milioni di italiani che, secondo un’indagine Coldiretti/Swg vorrebbero trovare sotto l’albero un cesto enogastronomico con i prodotti del territorio.
Tra i prodotti più presenti nei pacchi natalizi che si trovano nelle Botteghe, nei Mercati e nei Punti di Campagna Amica trionfano quelli legati al territorio, dalle lenticchie ai vini made in Umbria, ed in generale tutti i prodotti tipici locali: salumi, carni, formaggi, olio extravergine, miele e conserve, preparati direttamente nelle aziende agricole.
Non a caso, sempre secondo Coldiretti/Swg, il 59 per cento degli italiani responsabili della preparazione dei pasti porterà, del resto, in tavola, prodotti Made in Italy, il 23 per cento addirittura locali o a chilometri zero e l’11 per cento prodotti biologici, mentre un 18 per cento guarderà alle offerte e al basso prezzo. Ben il 44 per cento degli italiani preferisce acquistare prodotti locali - e lo fa soprattutto perché ha un valore anche economico - e il 35 per cento dei cittadini è convinto che acquistando prodotti locali si crei ricchezza locale. Al contrario, crollano le mode esterofile del passato pagate a caro prezzo come ciliegie, pesche fuori stagione o ananas (- 3 per cento), caviale (- 2 per cento) e champagne (-1 per cento). “È un segnale importante di fiducia nella ripresa del Paese che va sostenuta anche nel momento di fare la spesa con l’acquisto di prodotti italiani”, ha affermato il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “si tratta di una responsabilità sociale nei confronti del lavoro e dell’economia del proprio territorio che si diffonde tra i cittadini nel tempo della crisi”.