25 Luglio 2022
COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA TERNI: STEFANO MIGNO, NUOVO DELEGATO PROVINCIALE. “Sostegno alle giovani aziende e difesa delle produzioni del territorio”

È giusto incoraggiare il ritorno alla terra dei giovani, ma poi gli imprenditori vanno sostenuti anche nel corso del loro cammino aziendale. Queste le prime parole di Stefano Migno, ventisettenne, allevatore di bovini da latte a Lugnano in Teverina (Tr), nuovo Delegato Coldiretti Giovani Impresa Terni. Migno è stato eletto dall’Assemblea provinciale dei giovani imprenditori agricoli under 30 della Coldiretti riunitasi a Terni. Ho accettato questo incarico con soddisfazione - sottolinea il neodelegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa - consapevole che oggi rappresentare chi si impegna tutti i giorni nelle campagne, oltre che stimolante, comporta delle responsabilità. I giovani del nostro comparto svolgono un mestiere dalle prospettive economiche importanti, ma anche utile all’ambiente e all’intera collettività; un mestiere “irrinunciabile” per molti, anche se non mancano le difficoltà. Se la troppa burocrazia, la disponibilità di terreni, l’accesso al credito, al pari dell’emergenza fauna selvatica, costituiscono anche per noi giovani alcune delle storiche criticità, oggi ci troviamo a dover scontare pure le conseguenze della pandemia, ma anche l’aumento dei costi di gestione e le speculazioni sui mercati seguite al conflitto in Ucraina. Non da ultimo - prosegue Migno - i cambiamenti climatici che stanno condizionando sempre di più il nostro lavoro. Un quadro difficile, che richiederà un forte supporto, politiche e strategie mirate per le aziende, a livello europeo, nazionale e regionale, e che come giovani, dovremo saper interpretare e gestire con flessibilità e con un occhio sempre più attento alla diversificazione e all’innovazione. Tra gli obiettivi sul territorio - spiega Migno - quello di consolidare l’impegno dei giovani agricoltori aderenti a Coldiretti, con cui condividere oltre che le politiche, le azioni e le “battaglie” della nostra Organizzazione, anche idee e progetti utili alla nostra crescita imprenditoriale. Occorre valorizzare e potenziare quanto siamo in grado di esprimere come produzioni di qualità, distintive, legate al territorio, capaci di essere connesse con gli altri settori, come con quello turistico. Una sfida importante - conclude Migno - soprattutto in termini di difesa convinta e forte del nostro Made in Italy agroalimentare, che continua ad essere sotto attacco, oltre che per l’Italian Sounding, anche a causa di quel “cibo da laboratorio” che nulla ha a che vedere con la naturalità delle nostre eccellenze e che sancirebbe la fine dell’agricoltura così come noi la conosciamo e sogniamo e che come Coldiretti Giovani Impresa continueremo a tutelare, con il supporto, ne siamo certi, di tutti i cittadini-consumatori.