L’eccellenza dell’olio extravergine di oliva umbro è stata protagonista di una prestigiosa missione istituzionale e commerciale a Dubai e Abu Dhabi, con un’iniziativa promossa dalla Camera di Commercio dell’Umbria in collaborazione con l’Accademia “Maestrod’olio”, che ha consentito anche ad una delegazione di produttori olivicoli di Aprol Umbria di valorizzare il proprio lavoro in un importante contesto internazionale.
L’obiettivo - spiega Giulio Mannelli Presidente Aprol Umbria, l’associazione olivicola espressione di Coldiretti - è stato quello di promuovere l’olio umbro come simbolo del Made in Italy autentico, sostenibile e di altissima qualità in un mercato in forte crescita per i prodotti agroalimentari di eccellenza. La nostra presenza in un contesto internazionale così prestigioso ha significato rafforzare il posizionamento della nostra regione all’estero, educando al consumo di olio di qualità. L’olio extravergine di oliva umbro - ricorda Mannelli - è infatti un prodotto identitario che racchiude storia, paesaggio e competenza, ed è sempre più apprezzato per le sue qualità organolettiche e nutrizionali. Con questa missione - conclude Mannelli - abbiamo inteso riaffermare il ruolo centrale della filiera olivicola regionale nella promozione dell’identità agroalimentare italiana e umbra nel mondo.
Una Missione quella dal 1 al 3 giugno, che coincideva anche con la Festa della Repubblica italiana - riferisce Mario Rossi Direttore Coldiretti Umbria. Per questo durante gli eventi celebrativi organizzati dall’Ambasciata italiana ad Abu Dhabi presso l’Emirates Palace Mandarin Oriental, l’olio umbro è stato protagonista non solo di degustazioni guidate, ma anche negli incontri con la comunità italiana, con buyer ed importatori. Per tutta la durata della missione, c’è stata l’opportunità, come a Dubai - aggiunge Rossi - di confrontarsi con importatori selezionati, rappresentanti dell’horeca, chef, ristoratori e albergatori locali, anche con appositi b2b. Un particolare ringraziamento va alla Camera di Commercio dell’Umbria, al Presidente Giorgio Mencaroni e al Segretario Generale Federico Sisti, così come a Fausto Borella, Presidente dell’Accademia Maestrod’olio, punto di riferimento per la promozione dell’olio italiano. Ma si è trattato di un’esperienza che ha potuto contare sulla straordinaria collaborazione e supporto dell’Ambasciatore Italiano negli Emirati Arabi Uniti Lorenzo Fanara, con il quale, tra l’altro, abbiamo ribadito l’importanza della tutela del Made in Italy agroalimentare nel mondo, ricordando gli 80 anni di Coldiretti e il suo impegno in quest’ambito.
La missione - sottolinea Francesco Gradassi dell’azienda agraria Marfuga di Campello sul Clitunno - si è conclusa con ottimi riscontri in termini di visibilità e contatti commerciali, confermando l’olio umbro come espressione di un territorio, il nostro, che custodisce le sue radici ma che sa guardare anche al futuro. Dubai e Abu Dhabi rappresentano un crocevia internazionale per commercio e turismo di lusso; un punto strategico per far conoscere il vero Made in Umbria agroalimentare.
In un momento importante per l’internazionalizzazione delle eccellenze agroalimentari italiane - commenta Gianfranco Ciarletti dell’azienda agricola Ciarletti di Trevi - serve puntare a nuovi mercati come quello degli Emirati, attento alla tracciabilità e alla qualità dei prodotti importati. Abbiamo cercato di far conoscere e valorizzare le caratteristiche uniche e i sapori del nostro olio, frutto di tradizione, sostenibilità e innovazione, con l’export sempre più leva fondamentale per garantire futuro e redditività alle nostre aziende olivicole.
In Umbria, secondo elaborazioni Aprol-Coldiretti, si trovano quasi 7,5 milioni di piante di olivo che coprono circa 30.000 ettari e permettono di produrre mediamente circa 65.000 quintali di olio l’anno. La DOP dell’olio extravergine di oliva Umbria, è estesa all’intero territorio regionale, che è stato suddiviso in cinque sottozone. Snodo essenziale della qualità dell’olio umbro, è il numero dei frantoi: circa 200, che, con una presenza così capillare sul territorio, permettono la frangitura immediata delle olive, senza che queste si deteriorino per una presenza troppo lunga in magazzino prima della lavorazione.