10 Maggio 2024
COLDIRETTI, AB E TERRANOSTRA AL CACCIA VILLAGE 2024: TRA WORKSHOP, INCONTRI E DEGUSTAZIONI. Fari puntati su un modello di gestione della fauna e del territorio equilibrato e sostenibile

La partecipazione di Coldiretti Umbria al “Caccia Village”, il Salone Nazionale della Caccia e del Tiro, si caratterizza per l’intera durata della manifestazione 11-12-13 maggio, per la presenza presso il Padiglione 7 - stand 26 del Centro fieristico di Umbriafiere a Bastia Umbra, di un grande spazio dedicato a workshop, incontri, approfondimenti e degustazioni, con tante informazioni per il settore agricolo e sui servizi alle imprese. Una partecipazione organizzata - spiega Coldiretti - in collaborazione con l’Associazione Agrivenatoria Biodiversitalia (AB) che riunisce le aziende agrivenatorie del Paese, anche umbre, nata su iniziativa di Coldiretti e Comitato Nazionale Caccia e Natura (Cncn) e con Terranostra Umbria.

Una tre giorni - commenta Albano Agabiti, Presidente Coldiretti Umbria - che vivremo con entusiasmo convinti che la presenza del mondo agricolo ad un evento del genere, non possa che giovare ad uno sviluppo rurale a 360 gradi, che parte dal territorio e che vede interagire agricoltori, cacciatori e tutta la collettività, sempre più sensibile alla sostenibilità ambientale e alle risorse naturali. Ma anche un’occasione - aggiunge Agabiti - per tenere alta l’attenzione nei confronti dei selvatici che tanti danni continuano ad arrecare alle aziende e agli allevamenti, ribadendo la necessità per il settore primario di essere tutelato. In particolare, è la “piaga cinghiali” uno dei fardelli più pesanti: una proliferazione eccessiva che causa milioni di euro di danni ogni anno e rischi alla pubblica sicurezza, al territorio e alla biodiversità, che necessita di uno stop definitivo e rispetto alla quale le attività dei cacciatori possono risultare decisive, al pari di una filiera per la commercializzazione e tracciabilità delle carni. Servono al più presto - sottolinea Agabiti - i piani regionali straordinari di contenimento contro l’invasione di cinghiali e altri animali. Una calamità, che - precisa Agabiti - l’economia agricola e l’intera società, specie dopo la pandemia e le guerre, non possono più permettersi. I danni causati dagli animali selvatici non vengono rimborsati che in minima parte e spesso dopo molti anni - prosegue Agabiti - con una situazione che ha portato molti a rinunciare a denunciare gli attacchi subiti e al rischio chiusura. Tra l’altro, i pochi indennizzi che arrivano non coprono mai il reale valore del prodotto distrutto o dell’animale ucciso.

Un evento - spiega Niccolò Sacchetti, Presidente AB - per riflettere sull’importanza di un modello di gestione della fauna e del territorio equilibrato e sostenibile, capace di dare valore alla biodiversità, alle bellezze dei nostri paesaggi agrari in perfetta sintonia con la produzione agricola e la gestione silvo-pastorale del paese. Tra i nostri obiettivi, oltre che gestire e proteggere la biodiversità, quello di sostenere un’idea di campagna attrezzata che guarda al futuro, in grado di offrire servizi alle persone, ma anche di valorizzare il ruolo del cacciatore quale presidio delle aree interne, così come quello turistico delle aziende faunistico venatorie.

Per Coldiretti e Terranostra Umbria, l’associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti che raggruppa gli agriturismi della rete di Campagna Amica - ricorda Mario Rossi, Direttore Coldiretti Umbria - si tratta di un esordio a “Caccia Village”. Un evento che ci permetterà di approfondire i tanti temi che legano ambiente e agricoltura, grazie ad incontri e workshop con l’intervento e l’ausilio di diversi esperti. Ma l’obiettivo della tre giorni di Bastia Umbra è pure quello di continuare a valorizzare le eccellenze agricole del territorio, il turismo rurale e il lavoro delle imprese, grazie alle iniziative dei cuochi contadini. Sul tema fauna selvatica - ribadisce Rossi - servono azioni sempre più incisive per il depopolamento degli ungulati, specie dei cinghiali, che preoccupano anche per le possibili implicazioni sanitarie. Ai danni alle coltivazioni si è aggiunto infatti l’allarme della peste suina africana, la malattia che seppur non trasmissibile all’uomo, le migliaia di cinghiali oggi presenti anche sul territorio regionale rischiano di diffondere nelle campagne, mettendo in pericolo gli allevamenti suinicoli locali e, con essi, un settore importante pure in termini di occupazione. Come mondo agricolo l’obiettivo è rinsaldare una collaborazione forte e proficua anche con gli Atc, tra agricoltori e cacciatori, ma di certo - conclude Rossi - non smetteremo di “puntare” su una concretezza di intenti ed azioni e su tutto quanto sia possibile fare per tutelare le aziende agricole.

Come associazione ambientalista - sostiene Elena Tortoioli, Presidente Terranostra Umbria - prosegue anche in questi eventi il nostro sostegno all’attività agrituristica in un’ottica più ampia di protezione e valorizzazione delle risorse naturali del mondo rurale. Per migliorare i rapporti tra uomo e ambiente, agricoltura e turismo, imprenditori agricoli e cittadini-consumatori. Per tutelare il patrimonio paesaggistico e forestale, lo sviluppo delle potenzialità ricettive delle aziende agricole, valorizzando tra l’altro il patrimonio edilizio rurale, la genuinità dei prodotti agroalimentari e le tradizioni della cultura contadina.