I depositi e i distributori di carburante agricolo denaturato, indipendentemente dalle dimensioni, non sono soggetti agli obblighi di denuncia di licenza e di tenuta di registro carico e scarico introdotti dal cosiddetto collegato fiscale (DL 124/2019) destinati ad entrare in vigore il prossimo 1 aprile.
Questo è quanto scaturisce dalla precisazione del 9 marzo 2020, della Direzione Interregionale dell’Agenzia delle Dogane per la Sardegna, Toscana e Umbria.
Lo comunica la Coldiretti regionale che ne ha ricevuto conferma anche dall'Ufficio delle Dogane di Perugia, specificando che la novità normativa in questione non riguarda i prodotti denaturati.
Grazie a questi chiarimenti - sottolinea Coldiretti Umbria - si è avuta la conferma che le imprese agricole non sono tenute a una serie di adempimenti come la richiesta di licenza fiscale e la compilazione del registro di carico e scarico del carburante, che avrebbero ulteriormente gravato su un comparto che già soffre il peso di tanta burocrazia.
Gli adempimenti burocratici - ricorda Coldiretti - costano ancora agli imprenditori oltre 100 giornate lavorative all’anno.
Una buona notizia quindi - conclude Coldiretti - specie in questo momento di emergenza, in cui le aziende agricole continuano a impegnarsi nelle loro attività quotidiane, fondamentali per assicurare la produzione di cibo e in grado di sostenere economia, lavoro e difesa del territorio.