17 Ottobre 2013
BONIFICA ED IRRIGAZIONE: LE PROPOSTE DI COLDIRETTI UMBRIA

Il Disegno di Legge regionale sulle “Nuove norme in materia di bonifica ed irrigazione”, è stato oggetto di un importante incontro organizzato da Coldiretti Umbria a Perugia, alla presenza dell’Assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini e dei Commissari dei tre Consorzi di Bonifica. I documenti illustrati da Coldiretti, inviati poi, tra gli altri, ai Presidenti della Giunta e del Consiglio regionale, riguardano le osservazioni formulate in sede di audizione davanti alla I Commissione Consiliare e una serie articolata di emendamenti.
L’obiettivo dell’incontro, come ricordato dal Presidente regionale Coldiretti Albano Agabiti, dal Direttore Alberto Bertinelli e da Paola Grossi, Capo ufficio legislativo della Confederazione, è stato quello di fornire un utile contributo per apportare alcune modifiche ad un testo che suscita notevoli problemi di costituzionalità.
In particolare - informa Coldiretti - è stata manifestata la necessità di prevedere una composizione degli organi dei Consorzi più rappresentativa dei consorziati e dei territori su cui gli enti svolgono l’attività e ribadita l’esigenza di riconoscere agli stessi Consorzi le funzioni  loro attribuite in forza dei principi fondamentali dell’ordinamento giuridico per non penalizzare la fondamentale opera svolta a tutela del sistema idrogeologico. Un ruolo questo - sottolinea Coldiretti - indispensabile per fronteggiare disastri naturali resi sempre più frequenti non solo dai cambiamenti climatici, ma anche da un’urbanizzazione che consuma porzioni di suolo in modo spesso incontrollato e dannoso. Le imprese agricole - conclude Coldiretti - costituiscono il primo fondamentale presidio del territorio ed il ruolo multifunzionale svolto da esse e dai Consorzi di Bonifica è necessario non solo per lo sviluppo dell’agroalimentare e la tutela del Made in Italy, che rappresenta uno dei pochi volani di crescita nell’attuale momento di crisi, ma altresì per la difesa del suolo, la salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente, in pratica per garantire ai cittadini quei beni comuni indispensabili per l’economia della Regione e per l’equilibrato svolgersi della vita civile.