31 Luglio 2012
AGRITURISMI, COLDIRETTI UMBRIA: LA NUOVA LEGGE VA NELLA GIUSTA DIREZIONE

La nuova legge regionale sugli agriturismi, dopo una lunga attesa, è sempre più vicina e sembra orientarsi verso una giusta direzione. È quanto ribadito stamane dalla Coldiretti Umbria, nel corso di un apposito incontro a Perugia con la stampa.
“Consentire” l’attività agrituristica a chi svolge professionalmente l’attività agricola, premiando chi lavora nel settore creando occupazione; caratterizzare sempre più l’offerta enogastronomica degli agriturismi, con cibo di produzione aziendale e made in Umbria: queste alcune delle priorità indicate dalla Coldiretti e recepite nella bozza della nuova legge regionale sugli agriturismi.
Siamo da tempo in stretto contatto con l’Assessorato regionale all’agricoltura - ha spiegato Albano Agabiti, presidente della Coldiretti Umbria - per giungere ad una nuova legge del comparto, che valorizzi innanzitutto il cibo made in Umbria, legando imprese, territorio, ambiente e produzioni locali. Occorre arrivare inoltre - ha proseguito Agabiti - ad una completa “trasparenza”, che premi gli imprenditori agricoli impegnati attivamente nel settore e in grado di eliminare qualsiasi possibile fenomeno di abusivismo, una pratica che, ad un tempo, danneggia i turisti-consumatori alla ricerca di una vera struttura ricettiva agrituristica e le imprese agricole, che nella stragrande maggioranza dei casi lavorano nel pieno rispetto della legge.
L’agriturismo in Umbria - ha ribadito il presidente della Coldiretti regionale Agabiti - conta oltre 1000 strutture e permette all’impresa agricola multifunzionale di acquisire un importante valore aggiunto, configurandosi anche come un ottimo veicolo per la promozione delle produzioni agroalimentari. È questo lo spirito che deve animare la legge, ovvero saper rispondere alle nuove esigenze dei cittadini-consumatori, che mirano sempre più a prodotti di qualità legati al territorio, unici, inimitabili e in grado di esprimere anche cultura e tradizioni storiche ed enogastronomiche. Continua intanto il nostro impegno - ha concluso Agabiti - per contribuire a “migliorare” alcuni passaggi della nuova legge e per un suo Regolamento attuativo, che non “stravolga” l’articolato, ma lo renda più chiaro ed operativo in tempi brevi.
L’Assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini, ha ricordato come gli agriturismi nell’economia umbra rivestano una grande importanza, visto che propongono un’offerta ricettiva che lega ambiente e turismo, in pieno rispetto della vocazione del territorio. E proprio per la loro ottimizzazione la Regione Umbria ha previsto un aggiornamento della legge regionale del '97 in materia, anche con lo scopo di valorizzare lo stile di vita, le tradizioni e le eccellenze agroalimentari che l’agricoltura umbra offre. L’Assessore Cecchini ha sottolineato l’importanza dell’agriturismo sia come fonte di reddito delle imprese, che come vetrina qualificata dell’offerta ricettiva regionale. La legge attualmente in vigore è ormai datata 1997 - ha detto - e necessita di un aggiornamento radicale e più rispondente alle nuove esigenze. Alla base della normativa per l’Assessore c'è la filosofia che deve caratterizzare l’agriturismo: “E cioè - ha detto - che può fare agriturismo solo chi effettivamente lavora in agricoltura e fa dell’agricoltura la propria occupazione principale come imprenditore, coadiuvante o lavoratore dipendente dimostrandolo con i contributi versati all’INPS. La dimensione dell’agriturismo sarà, quindi, legata alla reale capacità dell’impresa agricola di offrire lavoro”.
Agabiti infine, ha ricordato una recente Indagine Coldiretti secondo cui con lo “stress da crisi” salgono a 4,1 milioni le presenze degli ospiti negli agriturismi italiani nell’estate 2012 e come le linee guida della nuova legge umbra, ben si coniugano con il progetto Coldiretti “per una filiera agricola tutta italiana”. All’interno del progetto infatti, la costituzione di un unico marchio, quello degli “Agriturismo di Campagna Amica” promossi da Terranostra, l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio della Coldiretti, punta proprio alla qualità, territorialità e alla genuinità dei prodotti agricoli, per differenziare e qualificare ulteriormente l’offerta in un mercato sempre più omologato e difficile, dove il turista-consumatore non riesce, molto spesso, ad individuare ed intercettare i veri e autentici agriturismi. Un’opportunità, che ora, anche in Umbria, potenzialmente, potrebbe “riguardare” ogni agriturismo.