29 Marzo 2022
COLDIRETTI: IN ARRIVO LE PIOGGE MA LA SITUAZIONE RESTA DRAMMATICA IN UMBRIA

L’annunciato arrivo della pioggia salva le semine degli agricoltori e le tavole degli italiani all’inizio di una primavera con 1/3 in meno di pioggia nelle regioni del centro e nord Italia dove si registra una gravissima siccità con le precipitazioni che sono addirittura praticamente dimezzate.

Non piove da oltre tre mesi, in Umbria come nel resto d'Italia. Una situazione che mette a serio rischio tutte le colture, dalla primavera al prossimo autunno. C'è necessità di acqua per le coltivazioni, ora orzo e frumento che sono nella fase di accrescimento e nei prossimi giorni partono le lavorazioni per la semina del mais e del girasole, e con i terreni aridi e quindi duri aumentano le problematiche. "Una situazione drammatica - commenta Albano Agabiti, Presidente di Coldiretti Umbria - che mette in ginocchio l'agricoltura, non solo dal punto di vista agricolo ed economico ma anche per la tenuta dell'intero ecosistema. Stiamo parlando di fenomeno che si protrae da quasi un anno, con un inverno che ha lasciato l'Italia con 1/3 in meno di pioggia. Tutto questo va ad aggiungersi al problema del caro energia che ha investito in questo periodo le aziende e all'impennata dei costi di produzione".

"I cambiamenti climatici - ha proseguito Agabiti - producono ricadute dirette sulle nostre imprese e sull'intero settore. Se pensiamo che il deficit idrico sta minacciando almeno il 30% della produzione agricola della nostra regione è preventivabile il grosso contraccolpo che subiranno le aziende sulla capacità di produzione reddituale considerando che tra l'altro questo è il periodo di semina di ortaggi, girasoli e mais ma anche di pascolo. Non possiamo continuamente affrontare questa problematica nell'ottica di emergenza. Serve programmazione e prevenzione. Abbiamo la necessità di tutelare l'acqua come bene fondamentale potenziando la rete di invasi sui territori e investendo anche su manutenzione, risparmio e recupero delle acque. La nostra idea condivisa più volte su più tavoli di lavoro - specifica Agabiti - è quella di agire in modo preventivo attraverso invasi diffusi, che trattengano l'acqua, per conservarla e distribuirla in modo razionale ai cittadini, all'industria e all'agricoltura. Parliamo opere a basso impatto ambientale, costruite senza l'uso di cemento, laghetti in equilibrio col territorio, privilegiando ovviamente il completamento e il recupero delle strutture già presenti".

"E' evidente - ha aggiunto Luca Grasselli, il vicepresidente Coldiretti Perugia - che siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che hanno stravolto la distribuzione temporale e geografica delle precipitazioni tanto che la siccità è diventata la calamità più rilevante per l'agricoltura, interferendo con le quantità e la qualità dei raccolti. Le stagioni si stanno spostando rendendo difficoltoso il rispetto delle epoche di semina. I terreni per esempio dedicati ai cereali, per mia esperienza personale, più sabbiosi e leggeri, sono già in forte stress con danni che sono già evidenti e che si accerteranno alla raccolta. L'attivazione degli strumenti del comparto assicurativo - ha concluso Grasselli - è oggi inderogabile e irrimandabile".