Terni ritrova uno dei suoi luoghi simbolo grazie alla forza e alla passione dell’agricoltura. Sabato 29 novembre alle ore 11.00 taglio del nastro per il nuovo Mercato Coperto Campagna Amica di Terni in Largo Manni, con l’esibizione della Fanfara della Polizia di Stato diretta dal Maestro Direttore Massimiliano Profili e tante attività e sorprese per l’intera giornata, grazie anche al coinvolgimento di Donne, Giovani e Federpensionati Coldiretti. Show cooking, cibo contadino e degustazioni di olio, vino e gelato, con Aprol e Ais Umbria, laboratori didattici per famiglie e bambini, esibizione di danza, giochi, attività dedicate al Natale, agriaperitivo e dj set, Casa Coldiretti con l’Angolo della Salute, lo Sportello del Cittadino Epaca e l’Info Point del Comune. Ma anche la Mostra della Biodiversità Contadina, lo spazio dedicato a “Un secolo da Fere…I 100 anni della Ternana Calcio”, la collaborazione con l’Istituto Alberghiero “Casagrande-Cesi” di Terni, con l’Istituto Alberghiero di Assisi e Intrecci-Accademia di Sala e Accoglienza, e con i cuochi contadini di Campagna Amica e Terranostra. Si tratta del primo mercato coperto provinciale della rete Campagna Amica promossa da Coldiretti, che si aggiunge ai due attivi a Perugia: uno spazio nuovo e rigenerato nel cuore della città, dove la campagna incontra i cittadini, la qualità incontra la sostenibilità e l’agricoltura diventa motore di comunità e innovazione. "Il progetto dei mercati contadini nei centri storici - spiega Dominga Cotarella Presidente Campagna Amica e Presidente Coldiretti Terni - nasce per rispondere a un bisogno di rigenerazione urbana e culturale delle città, per ripensare spazi e funzioni in base a nuove forme di socialità e nuovi stili di vita. Il mercato è un luogo speciale, dove la città incontra la campagna e dove i produttori si stringono la mano con i consumatori, guardandosi negli occhi e condividendo fiducia, lealtà, autenticità. Molto più quindi di uno spazio di vendita: è un luogo di conversazione, di cultura, di educazione alimentare, di socialità. Qui si promuove la stagionalità, la freschezza e la genuinità dei prodotti a chilometro zero, frutto del lavoro quotidiano delle nostre imprese agricole. È un modello di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, che valorizza il territorio e riduce le distanze, anche umane, tra chi produce e chi sceglie il cibo di qualità. Un presidio di comunità, che si pone come leader del cibo locale. Un cibo che parlerà a tutti, dai più piccoli ai senior, con iniziative e laboratori rivolti al benessere collettivo e per avvicinare ad un’alimentazione sana, stagionale, garantita e di qualità. Accanto agli spazi dedicati alla vendita diretta - precisa Cotarella - pure aree per comprendere la cultura del cibo nella sua dimensione più autentica e quotidiana, coinvolgendo innanzitutto i giovani". "Il nuovo mercato rappresenta un progetto economico innovativo, anche sotto il profilo del “concept” - spiega Mario Rossi Direttore Coldiretti Umbria - che punta all’inclusività, alla massima fruibilità di tutta la cittadinanza e a mettere in campo pure progetti e collaborazioni con mondo della scuola, con il sociale, fino alla sfera turistica e all’economia circolare con gli orti urbani, grazie ad un restyling e a una riqualificazione importante per tutta la comunità cittadina. All’interno anche uno spazio polifunzionale “Agorà”, di co-working per i giovani e di ristorazione con l’osteria del mercato con i prodotti degli agricoltori, oltre ad enoteca, oleoteca e birroteca. Un’iniziativa che coinvolge - riferisce Rossi - oltre 50 imprenditori agricoli, che proporranno il meglio del made in Umbria agroalimentare, dai legumi al vino, dall’olio extravergine di oliva alle uova, miele e tartufi, dall’ortofrutta alle carni suine, avicole e bovine, dai formaggi, freschi e stagionati di mucca, pecora e di bufala, ai prodotti senza glutine e quarta e quinta gamma, dai salumi, alla pasta e prodotti da forno, pane, pizza e biscotti, farine e cereali, zafferano, pesce, birra, conserve, sottoli, ma anche piante e fiori, stoffe a tinte naturali e cosmetici di origine agricola. L’auspicio è quello di inaugurare non solo una struttura rinnovata - conclude Rossi - ma di dar vita ad un nuovo modo di vivere la città, attraverso un luogo pulsante, aperto, vivo, dove fare la spesa diventa un’esperienza culturale, educativa e sociale. Qui i cittadini non troveranno solo prodotti di qualità, ma anche relazioni e identità. La vera rappresentazione di una comunità, un investimento sul benessere delle persone e sull’economia locale, con il cibo buono motore di una città inclusiva e sostenibile".