24 Giugno 2024
“BASTA CINGHIALI”, MOBILITAZIONE COLDIRETTI. Domani 25 giugno a Perugia, agricoltori e trattori in corteo da Piazza Partigiani a Piazza Italia!

Domani, Martedì 25 giugno 2024, dalle ore 10,00 - Perugia

“BASTA CINGHIALI”, MOBILITAZIONE COLDIRETTI

Corteo di agricoltori e trattori da Piazza Partigiani a Piazza Italia, davanti al Palazzo della Regione Umbria

 Tra le altre urgenze: semplificazione amministrativa, filiera zootecnica e agricoltura sociale

Per difendere le campagne assediate dai cinghiali e tutelare la vita dei cittadini sempre più messa a rischio sulle strade, Coldiretti Umbria scende di nuovo in piazza per chiedere risposte certe e immediate non più rinviabili, rilanciando anche su altre priorità urgenti per l’agricoltura umbra.

Appuntamento a Perugia domani 25 giugno, quando centinaia e centinaia di agricoltori lasceranno le campagne e anche con i loro trattori partiranno in corteo alle ore 10.00 da Piazza Partigiani per arrivare in Piazza Italia davanti al Palazzo della Regione Umbria, per chiedere un cambio di passo sulle politiche relative ai piani di contenimento degli ungulati, sino ad oggi dimostratesi inefficaci e su semplificazione amministrativa, filiera zootecnica e agricoltura sociale.

L’obiettivo della mobilitazione - informa Coldiretti - è far applicare subito a livello regionale le misure previste dal decreto interministeriale varato lo scorso anno per l’adozione di un Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica incontrollata, nonché il Piano del Commissario straordinario alla PSA 2023-2028. Ma rilanciare anche su altre istanze urgenti per la nostra agricoltura. È fondamentale - spiega Coldiretti - contenere quanto prima un’invasione di circa 150mila cinghiali stimati a livello regionale e liberi di muoversi senza ostacoli, con un impatto devastante sulla produzione alimentare, sull’ambiente e sulla biodiversità.

Un allarme che riguarda campagna e città, agricoltori ma anche cittadini che vogliono contenere un pericolo per i campi e per le strade. Ai danni alle coltivazioni si è aggiunto l’allarme della peste suina africana, la malattia non trasmissibile all’uomo che i cinghiali rischiano di diffondere nelle campagne, mettendo in pericolo gli allevamenti suinicoli sul territorio e, con essi, un settore importante per produzione, occupazione e indotto.