La dirigenza nazionale di Terranostra, l’associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti che raggruppa gli agriturismi della rete di Campagna Amica, ha incontrato il territorio. Una giornata dedicata alle prospettive del comparto e alle strategie da implementare per una sua crescita nel prossimo futuro.
Come dirigenza, siamo impegnati ad approfondire la conoscenza delle realtà agrituristiche di tutto il Paese - ha affermato Dominga Cotarella, Presidente Nazionale Terranostra - raccogliendo le esigenze del territorio e analizzando le progettualità della nostra associazione a livello locale. L’obiettivo comune - ha aggiunto Cotarella - è un ascolto e confronto che ci consenta di valorizzare al meglio il lavoro delle nostre imprese agrituristiche, come componente di un sistema turistico integrato nelle aree rurali, con al centro l’azienda agricola. Diversi i progetti e le strategie che stiamo mettendo in campo, affinché il ruolo dell’agriturismo, espressione di qualità e valore per ogni territorio, possa diventare ancora più centrale per lo sviluppo economico e sociale delle nostre regioni. Esperienze, prossimità, rete, autenticità: sono solo alcune delle prerogative dei nostri agriturismi, quali luoghi privilegiati di fruizione delle aree rurali. Non solo uno straordinario volano economico per i territori e per le aree interne del Paese, ma anche un potente mezzo di diffusione della cultura del cibo.
Un appuntamento quello di ieri - ricorda Elena Tortoioli, Presidente Terranostra Umbria - iniziato al “Caccia Village” di Bastia Umbra, con il Workshop “Agriturismo e ambiente: il ruolo di Terranostra”, nel corso del quale, è stata ribadita l’importanza di uno sviluppo sostenibile e il fondamentale compito degli agriturismi per la custodia e tutela dei territori. Agriturismi - aggiunge - protagonisti di tante attività che “regolano” la biodiversità e la coesistenza tra uomo e natura; ma anche di filiere a sostegno della tradizione e ristorazione locale di qualità. Nella tappa successiva di giornata presso l’agriturismo Colli Martani - aggiunge Tortoioli - tanti gli argomenti toccati fra il Consiglio umbro di Terranostra e la dirigenza nazionale, con la presenza di quella di Coldiretti Umbria. Fare rete tra aziende, formazione, lavoro e semplificazione, ma anche difesa delle prerogative delle vere strutture, servizi, consulenza, l’importanza del racconto, degli incontri sui territori, della destagionalizzazione dell’offerta, del turismo esperienziale, del confronto con le scuole, il rapporto con la filiera di Campagna Amica. Sono solo alcuni degli spunti e del nostro impegno emersi.
Di Terranostra come servizio e risorsa, punto di riferimento per le imprese agricole multifunzionali, ha parlato Carmelo Troccoli, Direttore Nazionale Terranostra e Direttore Nazionale Fondazione Campagna Amica. Oleoturismo, brassiturismo, enoturismo, tuberturismo, rappresentano la “stessa faccia” di un turismo integrato nelle aree rurali: da qui - ha aggiunto tra l’altro Troccoli - il nostro impegno per valorizzare gli agriturismi anche a livello internazionale. Nelle aree rurali - ha ricordato - l’agriturismo svolge un ruolo fondamentale: come Terranostra e Fondazione Campagna Amica siamo impegnati a promuovere esperienze dirette con aziende multifunzionali che vivono il territorio. Anche con la promozione di una serie di cammini e percorsi dove agiscono i nostri agriturismi, veri ristori di qualità che offrono servizi adeguati.
Il nostro lavoro di questi anni - ha precisato Mario Rossi, Direttore Coldiretti Umbria - è stato quello di accrescere la “reputazione”, la competitività e la centralità del segmento agrituristico, come leva fondamentale per l’intera offerta turistica locale di qualità. Puntare su un “marchio Umbria” integrato, si sta rivelando la carta vincente per la nostra regione, con gli agriturismi che giocano un ruolo decisivo. A testimonianza di questo, secondo elaborazioni Terranostra-Coldiretti su dati Istat, la domanda dell’agriturismo umbro rappresenta il 18,3% di tutte le presenze turistiche regionali, pari a 6 milioni. Inoltre - precisa Rossi - tutto l’universo delle attività connesse all’agricoltura nella regione Umbria produce un valore economico di circa 270 milioni di euro, il 24,5% del PIL agricolo regionale, che viene prodotto dall’8,5% del totale delle aziende agricole. Supportare la multifunzionalità e anche l’agriturismo quindi - conclude Rossi - “produce” un quarto del PIL agricolo umbro.
L’agriturismo conta in Umbria 1.296 strutture; circa un agriturismo su sei (217) si trova in montagna, mentre il 45,2 per cento è gestito da donne. I posti letto sono 21.117, mentre quelli a tavola sono 18.902.